Joan Miró
Biografia

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1983 - Nasce a Barcellona il 20 aprile. Suo padre, orefice ed orologiaio, è della regione di Terragona; sua madre, figlia di un ebanista, è di Palma di Maiorca. Vive tutta l'infanzia a Barcellona, ma l'estate va sempre in vacanza nei luoghi del padre e della madre.

1900 - Inizia a frequentare la scuola elementare e segue i corsi di disegno del Sr. Civil. I suoi primi disegni risalgono al 1901 e sono ora conservati alla Fondazione Miró di Barcellona.

1907-10 - Segue, per imposizione del padre, i corsi di una scuola commerciale di Barcellona, ma frequenta contemporaneamente la Scuola di Belle Arti della Lonja, che dieci anni prima aveva avuto come allievo Picasso. Si impegna poi come contabile presso una ditta commerciale di Barcellona.

1911 - Si ammala di tifo e di esaurumento nervoso e va in convalescenza a Montroig, dove i genitori hanno acquistato una fattoria e dove prende la decisione definitiva di impegnarsi a fondo nella pittura.

1912-15 - Si iscrive alla Scuola d'Arte di Galì, un'accademia di avanguardia dove conosce la pittura di Monet, Van Gogh, Gauguin, Cézanne, dei fauves e dei cubisti. Frequenta il Circolo San Lluch dove a volte incontra anche Gaudi.

1916 - Presenta le sue prime tele al mercante d'arte Dalmau.

1918 - Prima mostra alla galleria Dalmau.

1919-20 - Primo viaggio a Parigi; incontra Picasso che lo aiuta ad introdursi nell'ambiente degli artisti parigini. Conosce i dadaisti, Reverdy, Tzara, Max Jacob.

1921 - Insuccesso della prima mostra a Parigi alla Galerie La Licorne. Inizia "La Fattoria".

1922-24 - Conosce André Masson, Michel Leiris, Georges Limbour, Antonin Artaud, Ernest Hemingway, Ezra Pound. Incontra i poeti surrealisti Aragon, Breton e Eluard; aderisce al Surrealismo e dipinge "Il Carnevale di Arlecchino" che segna un punto di svolta nella sua opera.

1926-27 - Lavora con Ernst alla scenografia di "Romeo e Giulietta" per i Balletti Russi. Prende alloggio a Montmartre vicino a Arp, Eluard e Ernst. Dopo un viaggio nei Paesi Bassi, dipinge gli "Interni Olandesi".

1929 - Sposa Pilar Juncosa e si stabilisce con lei e Parigi.

1930 - Prima mostra negli Stati Uniti.

1931 - Nasce la figlia Dolores a Barcellona.

1933-37 - Esegue disegni-collages e grandi tele tratte dai collages, pastelli, pitture a tempera, su rame e su masonite. In questo periodo realizza le "pitture selvagge" e la serie dei "Mostri", presagio della tragedia della Seconda Guerra Mondiale, che in questi anni comincia a delinearsi in tutta Europa; più tardi, mutata la situazione, la sua pittura si rasserenerà nuovamente. Durante la Guerra Civile Spagnola è costretto a lasciare la Spagna, dove tornerà solo nel 1940, e a trasferirsi in Francia. Disegna nudi e dipinge "Il Falciatore" per il Padiglione della Spagna Repubblicana all'Esposizione Universale di Parigi.

1940 - Inizia la serie delle "Costellazioni". A causa dell'avanzata dei Tedeschi, torna in Spagna e si stabilisce a Palma di Maiorca, dove trova la tranquillità di cui ha bisogno.

1941 - Al Museo di Arte Moderna di New York viene organizzata una grande retrospettiva.

1942-49 - Si stabilisce a Barcellona e inizia a lavorare principalmente su carta. Realizza poi le prime ceramiche in collaborazione con l'amico Artigas e le prime sculture in bronzo. Ritorna infine a dipingre su tela ed esegue tele di grande formato. Si dedica, inoltre, a litografie e incisioni e illustra molti libri di amici poeti.

1945 - Riceve un premio internazionale di incisione alla Biennale di Venezia. Eccetto alcuni dipinti del 1955, cessa di dipingere fino al 1959; si dedica però alla grafica e alla ceramica.

1950 - Comincia a lavorare alla pittura murale per l'Harvard University, commissionata da Walter Gropius.

1954-56 - Inizia un nuovo periodo di collaborazione con Artigas, col quale esegue una ricca serie di ceramiche.

1956 - Si stabilisce definitivamente a Maiorca, nello studio progettato da Sert.

1957-58 - Realizza i pannelli di ceramica per il palazzo dell'Unesco a Parigi.

1959 - Viaggio negli Stati Uniti: gli viene conferito il Gran Premio Guggenheim per i pannelli dell'Unesco con ricevimento ufficiale alla Casa Bianca.

1960-61 - Ritorna alla pittura con rinnovato vigore e dipinge la ricca serie dei "Dipinti Nuovi" e i dipinti murali ("Bleu" I, II e III). Esegue la ceramica murale per l'Harvard University.

1962 - Grande retrospettiva al Museo Nazionale d'Arte Moderna di Parigi.

1964 - Inaugurazione della Fondazione Maeght a Saint-Paul-de-Vence (Francia) e del "Labirinto", con sculture di Miró e Artigas.

1966 - Prima visita in Giappone: resta affascinato dalla calligrafia giapponese, dalle tradizionali tecniche pittoriche, dalla filosofia Zen. Questo influsso è riscontrabile nei suoi ultimi lavori.

1968 - Gli viene conferito un dottorato onorario dall'Harvard University.

1972 - Comincia i lavori sui tessuti che culminano in arazzi monumentali, di tipo sperimentale.

1974 - Un'importante esibizione retrospettiva, che copre tutte le fasi della sua opera, viene organizzata a Parigi. Miró coglie l'occasione per mostrare i suoi ultimi lavori, sorprendendo e sconcertando pubblico e critica.

1975 - Viene aperta al pubblico la Fondazione Joan Miró - Centro di Studi d'Arte Contemporanea a Montjuic, Barcellona.

1978 - In occasione del suo 85° compleanno, i media gli dedicano programmi ed edizioni speciali e viene organizzata una mostra al Museo Spagnolo d'Arte Contemporanea di Madrid.

1979 - Viene nominato dottor honoris causa dall'Università di Barcellona.

1980 - Il re Juan Carlos gli confesisce la Medaglia d'Oro delle Belle Arti.

1983 - Vari eventi e mostre celebrano il suo 90° compleanno. Miró muore il 25 dicembre a Palma di Maiorca.

1992 - Apre al pubblico la Fondazione Pilar y Joan Miró a Palma di Maiorca.

1995 - Morte di Pilar Juncosa.


Miró è un artista fecondissimo, la cui pittura nasce spontaneamente, in uno stato di grazia che gli permette di immaginare forme, accostarle e colorarle vivacemente, con una fantasia simile a quella di un fanciullo. La sua opera presenta diversi influssi ed è caratterizzata dalla scomposizione delle forme, da sfondi geometrici, da colori omogenei e di forte impatto (rosso, blu, giallo e nero), da forti linee e da immagini fantasiose ed astratte.




Per ulteriori informazioni sulla biografia di Joan Miró è possibile consultare le relative sezioni all'interno dei siti delle due fondazioni:





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Joan Miró - A cura di: Mattavelli Chiara

Progetto svolto nell'ambito del corso di Informatica 1 C
Universita' degli Studi di Bergamo