Doveri dell'uomo Giuseppe Mazzini Capitolo settimo: Doveri verso se stesso Parte prima Io v'ho detto: voi avete vita; dunque avete una legge di vita... Svilupparsi, agire, vivere secondo la legge di vita, è il primo, anzi l'unico vostro Dovere. Vi ho detto che per conoscere quale sia la legge della vostra vita, Dio v'ha dato due mezzi: la vostra coscienza e la coscienza dell'Umanità, il consenso dei vostri fratelli. V'ho detto che ogni qualvolta, interrogando la vostra coscienza, troverete la sua voce in armonia colla grande voce del genere umano trasmessavi dalla storia, voi siete certi d'avere la verità eterna, immutabile in pugno. Voi potete oggi difficilmente interrogare a dovere la grande voce che l'umanità vi tramanda attraverso la Storia: vi mancano finora libri buoni davvero e popolarmente scritti, e vi manca il tempo; ma gli uomini che per ingegno e coscienza meglio rappresentano, da oltre un mezzo secolo, gli studi storici e la scienza dell'Umanità, hanno raccolto da quella voce alcuni caratteri della nostra Legge di Vita; hanno raccolto che la natura umana è essenzialmente adunabile, essenzialmente sociale: hanno raccolto che, come non vi è né può esservi che un solo Dio, non v'è né può esservi che una sola Legge per l'uomo individuo e per l'umanità collettiva, hanno raccolto che il carattere fondamentale, universale di questa Legge, è PROGRESSO. Parte seconda Da queste verità oggimai innegabili, perché confermate da tutti i rami dell'umano sapere, scendono tutti i vostri doveri verso voi stessi, e scendono pure tutti i vostri diritti, i quali sommano in uno: il diritto di non essere menomamente inceppati e d'essere, dentro certi limiti, aiutati nel compimento dei vostri doveri. Voi siete e vi sentite liberi. Tutti i sofismi d'una misera filosofia, che vorrebbe sostituire una dottrina di non so quale fatalismo al grido della coscienza umana, non valgono a cancellare due testimonianze invincibili a favore della libertà: il rimorso e il martirio. Da Socrate a Gesù, da Gesù fino agli uomini che muoiono ogni tanto per la Patria, i Martiri di una Fede protestano contro quella servile dottrina, gridandovi: "noi amavamo la vita; amavamo esseri che ce la facevano cara e che ci supplicavano di cedere: tutti gl'impulsi del nostro cuore dicevano vivi! a ciascuno di noi, ma per la salute delle generazioni avvenire, scegliemmo morire". Da Caino alla spia volgare dei nostri giorni, i traditori dei loro fratelli, gli uomini che si son messi sulla via del male, sentono nel fondo dell'anima una condanna, una irrequietezza, un rimprovero che dice a ciascun d'essi: perché t'allontanasti dalle vie del bene? Voi siete liberi e quindi responsabili. Da questa libertà morale scende il vostro diritto alla libertà politica, il vostro dovere di conquistarvela e mantenerla inviolata, il dovere altrui di non menomarla. Voi siete educabili. Esiste in ciascun di voi una somma di facoltà, di capacità intellettuali, di tendenze morali, alle quali l'educazione sola può dar moto e vita, e che, senza quella, giacerebbero sterili, inerti, non rivelandosi che a lampi, senza regolare sviluppo. Parte terza L'educazione è il pane dell'anima. Come la vita fisica, organica, non può crescere e svolgersi senza alimenti, così la vita morale, intellettuale, ha bisogno per ampliarsi e manifestarsi, delle influenze esterne e d'assimilarsi parte almeno delle idee, degli effetti, delle altrui tendenze. La vita dell'industria s'innalza, come la pianta, varietà dotata d'esistenza propria e di caratteri speciali, sul terreno comune, si nutre degli elementi della vita comune. L'individuo è un rampollo dell'UMANITÀ e alimenta e rinnova le proprie forze nelle sue. Quest'opera alimentatrice, rinnovatrice, si compie coll'Educazione che trasmette direttamente o indirettamente all'individuo i risultati dei progressi di tutto quanto il genere umano. È dunque non solamente come necessità della vostra vita, ma come una santa comunione con tutti i vostri fratelli, con tutte le generazioni che vissero: cioè pensarono ed operarono prima della vostra, che voi dovete conquistarvi, nei limiti del possibile, educazione: educazione morale ed intellettuale, che abbracci e fecondi tutte le facoltà che Dio vi dava siccome deposito da far fruttare, e che istituisca e mantenga un legame tra la vostra vita individuale e quella dell'Umanità collettiva.