Il Milione NomeDelloStudente CognomeDelloStudente Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Lettere e Filosofia Sommario 15 Come lo Grande Kane mandò Marco, figliuolo di messer Nicolao, per suo messaggio. Or avenne che questo Marco, figliuolo di messer Nicolao, poco istando nella corte, aparò li costumi de' Tartari e loro lingue e loro lettere, e diventò uomo savio e di grande valore oltra misura. E quando lo Grande Cane vide in questo giovane tanta bontà, mandòllo per suo mesaggio a una terra, ove penò ad andare 6 mesi. Lo giovane ritornò: bene e saviamente ridisse l'ambasciata ed altre novelle di ciò ch'elli lo domandò, perché 'l giovane avea veduto altri ambasciadori tornare d'altre terre, e non sappiendo dire altre novelle de le contrade fuori che l'ambasciata, egli gli avea per folli, e dicea che piú amava li diversi costumi de le terre sapere che sapere quello perch'egli avea mandato. E Marco, sappiendo questo, aparò bene ogni cosa per ridire al Grande Cane. 16 Come messer Marco tornò al Grande Kane. Or torna messer Marco al Grande Kane co la sua ambasciata, e bene seppe ridire quello perch'elli era ito, e ancora tutte le meraviglie e le nuove cose ch'egli avea trovate, sicché piacque al Grande Cane e tutti suoi baroni, e tutt[i] lo comendaron di grande senno e di grande bontà; e dissero, se vivesse, diventerebbe uomo di grandissimo valore. Venuto di questa ambasciata, sí 'l chiamò il Grande Cane sopra tutte le sue ambasciate. E sappiate che stette col Grande Kane bene 27 anni, e in tutto questo tempo non finò d'andare in ambasciate per lo Grande Kane, poiché recò cosí bene la prima ambasciata; e faceali (il Gran Cane) tanto d'onore che gli altri baroni n'aveano grande invidia. E questo è la ragione perché messer Marco seppe piú di quelle cose che niuno uomo che nascesse anche. 17 Come messer Niccolao e messer Mafeo e messer Marco dimandaro comiato dal Grande Kane. Quando messer Niccolao e messer Mafeo e messer Marco furono tanto istato col Grande Kane, volloro lo suo comiato per tornare a le loro fameglie; tanto piacea lo loro fatto al Grande Kane che per nulla maniera glile volle dare. Or avenne che la reina Bolgara, ch'era moglie d'Argon, si morío, e la reina lasciò che Argon non potesse tòrre moglie se non di suo legnaggio. E ' mandò tre ambasciadori al Grande Kane - uno de li quali avea nome Oularai, l'altro Pusciai, l'atro Coia - con grande compagnia, ché gli dovesse mandare moglie del legnaggio della raina Bolgara, imperciò che la reina era morta e lasciò che non potesse prendere altra moglie. E ('l) Grande Cane gli mandò una giovane di quello legnaggio e forní l'ambasciata di coloro con grande festa e alegrezza. In quella messer Marco tornò d'un'ambasciaria d'India, dicendo l'ambasciata e le novitade ch'avea trovate. Questi tre ambasci[a]dori ch'erano venuti per la raina, dimandaro grazia al Grande Cane che questi 3 latini dolvessero acompagnare loro in quella andata co la donna che menavano. Lo Grande Cane gli fece la grazia a pena e malevolentieri, tanto gli amava, e dée parola a li tre latini ch'acompagnassoro li tre baroni e la donna. 18 Qui divisa come messer Marco e messer Niccolao e messer Mafeo si partiro dal Grande Cane. Quando lo Grande Cane vide che messer Niccolao e messer Mafeo e messer Marco si doveano partire, egli li fece chiamare a sé, e sí li fece dare due tavole d'oro, e comandò che fossero franchi per tutte sue terre e fosseli fatte tutte le spese a loro e a tutta loro famiglia in tutte parti. E fece aparecchiare 14 nave, de le quali ciascuna avea quattro alberi e molto andavano a 12 vele. Quando le navi furo aparechiate, li baroni e la donna e questi tre latini ebbero preso commiato dal Grande Kane, si misero nelle navi co molta gente; e 'l Grande Kane diede loro le spese per due anni. E vennero navicando bene tre mesi, tanto che giunsero a l'isola Iava, nella quale à molte cose meravigliose che noi conteremo in questo libro. [...] Or v'ò conta[to] lo prolago del libro di messer Marco Polo, che comincia qui. Fine dell'Esercizio di Formattazione