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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

::: Univ. di Bergamo > Facoltà di Lettere e Filosofia > Marco Lazzari > Santiago > Daniele Biella > Camino de Santiago e comunità virtuali

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I capitoli:
I sottocapitoli:

Il Camino de Santiago come comunità virtuale

Il fenomeno dei siti personali

I siti "personali" appartengono al terzo gruppo1 in cui abbiamo diviso i siti della Rete che si occupano del Camino de Santiago.

Essi rappresentano, come suggerisce l’aggettivo stesso “personale”, l’apporto più diretto che un pellegrino può dare agli altri a livello di comunicazione di Rete.

Intendiamo per sito personale di un pellegrino quel particolare insieme di pagine web in cui egli narra il proprio Camino sotto forma di diario, arricchendolo con foto, mappe e suoni, creando la propria “storia” destinata a rimanere in Rete ad uso di chiunque ne fosse interessato.

Nella letteratura di ogni Paese occidentale, la formula del diario di viaggio rappresenta, da sempre, un ottimo modo per avvicinarsi a luoghi, culture e persone diverse e per confrontarsi con esse. Mentre in passato questo confronto si basava sulla competitività e per molti aspetti, sull'esagerazione dell'altro2, nell'epoca attuale la diversità è considerata una ricchezza da salvaguardare, e i diari di viaggio sono il miglior mezzo per farlo.

Lo sguardo di chi scrive è assai importante, poiché permette a qualsiasi lettore di “vedere” ciò che accade attraverso gli occhi del narratore, rimanendo comunque cosciente della soggettività propria del suo modo di raccontare.

Al giorno d'oggi, il diario di viaggio in Rete raggiunge e supera quanto appena detto, poiché con esso il cibernauta, oltre a "immaginare" gli eventi narrati, ha la possibilità di vederli e sentirli tramite i mezzi multimediali di cui sopra. A causa di ciò, i siti "personali" rappresentano una primaria risorsa per i neofiti del Camino.

L'enorme quantità di siti di questo tipo che si ritrova in Rete assume le proporzioni di un vero e proprio fenomeno esclusivo del Camino de Santiago.

Inoltre, ogni sito "personale" possiede caratteristiche che lo contraddistinguono da qualsiasi altro: questo aspetto, naturale conseguenza della diversità di ciascun individuo dai suoi simili, dota la comunità virtuale di una pluralità espressiva che rappresenta una fonte di inesauribile ricchezza.

Partendo da questo punto di vista, il sito "personale" arriva ad essere la completa manifestazione del Sé della persona on-line, il luogo dove essa riversa volontà, aspirazioni, sogni e desiderio di socialità3.

Spesso questi siti sono redatti in più lingue per raggiungere un numero di persone più elevato ampliando così lo spazio d’azione della comunità virtuale giacobea, dinamica e multiculturale comunità della Rete.

Per avere un'idea più completa della tipologia dei siti "personali", concludiamo il nostro discorso sulla comunità virtuale del Camino de Santiago riportando alcuni esempi di questi siti in cui si ritrovano diversi modi di raccontare il proprio pellegrinaggio.

Note

1 Vedi par. 3.2.2. Alcuni dei siti del secondo gruppo, come già accennato, possono essere considerati particolari siti personali (in quanto creati da semplici individui) mirati più alla circolazione di informazioni generali che alla narrazione di esperienze proprie. Ritorno al testo

2 La diversità, intesa come esotismo, infondeva molte volte nel “viaggiatore" dei secoli scorsi un senso di superiorità rispetto alla popolazione con cui veniva a contatto. Ritorno al testo

3 Cfr cap. 1.4.2. Ritorno al testo

4 www.iespana.es/diariosdeperegrinos. Ritorno al testo

5 Un altro sito interessante, tradotto in cinque lingue differenti e contenente centinaia di foto effettuate da pellegrini è www.santiago-compostela.net. Ritorno al testo

 

Prosegue con: Il Camino oggi: convergenze tra realtà e comunità virtuale.


Marco Lazzari, Daniele Biella, Convergenze tra realtà e comunità virtuale nel pellegrinaggio a Santiago de Compostela, http://www.unibg.it/lazzari/santiago_de_compostela/daniele_biella/cap3_4.htm

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