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Locandina originale del cartone animato Pinocchio

Il film inizia con un falegname, Geppetto, intento a dare gli ultimi ritocchi al burattino di legno che ha creato. Il giocattolo non ha vita, finché Geppetto non esprime un desiderio assurdo: che diventi un bimbo vero! Quella notte, il cielo è sereno e una stella brilla più di tutte le altre. Non è una stella qualunque ma bensì una magica creatura: la Fata Azzurra che, da lassù, ha ascoltato le preghiere dell'anziano uomo e ha deciso di realizzarle, in premio per una vita all'insegna della bontà. Un solo colpo di bacchetta e quel burattino inizia a vivere di vita propria. Questo non fa di lui un bimbo vero, ma se saprà dimostrarsene degno, un giorno lo sarà davvero. Qui prende il suo ruolo il Grillo Parlante, fino a questo punto narratore e, al massimo, spettatore degli eventi. Ora, grazie ad una promozione sul campo, diviene la "Coscienza Ufficiale" di Pinocchio. Sarà lui ad indirizzarlo (purtroppo senza troppo successo) verso al via giusta. Il Grillo è un personaggio emblematico della politica di personalizzazione di Walt Disney poiché, pur arrivando direttamente dal racconto originale, è completamente trasformato. Il petulante consigliere di Pinocchio, severo e insistente (come ben si addice ad una vera coscienza) diventa qui vagamente goffo e, soprattutto, dotato di grande simpatia. Pinocchio non è in grado di distinguere il Bene dal Male e così, ogni qualvolta sfugge al controllo del Grillo si ritrova nei guai. Il primo giorno di scuola, salutati sull'uscio di casa papà Geppetto, il gattino Figaro e il pesciolino Cleo, Pinocchio si lascia subito traviare dal Gatto e dalla Volpe, finendo non più sui banchi di scuola ma sul palcoscenico del teatro dei burattini di Stromboli (già, nel film si chiama così, anche se il pubblico italiano continua a chiamarlo "Mangiafuoco"). Un burattino in grado di muoversi senza l'ausilio dei fili è una miniera d'oro per un burattinaio. Vendendoglielo, il Gatto e la Volpe hanno ricavato un bel gruzzolo. Il Grillo, amico prima che tutore, corre in aiuto del piccolo, cercando così di riportarlo sulla retta via e rendere un servigio al buon Geppetto, colmo di dolore per la scomparsa del suo pupillo. Tocca alla Fata, però, il compito di consentire la fuga di Pinocchio, in cambio della promessa di una buona condotta. Le promesse del burattino non sono purtroppo molto affidabili, così il Gatto e la Volpe hanno buon gioco nel traviarlo per venderlo di nuovo. Questa volta, la transazione lo conduce al leggendario Paese dei Balocchi, vero paradiso dei monelli dove non esiste lo studio, non ci sono regole e tutto è consentito. Il buon senso insegna che un ragazzino che cresce così non sarà altro che un asino. Il burattino stringe una breve amicizia con Lucignolo, ragazzo birbante che, purtroppo, vedrà compiersi il suo destino di somarello. Pinocchio assiste atterrito alla trasformazione dell'amico in asino. Non può far nulla per lui, nè può fare qualcosa per sè, quando si accorge che le sue orecchie sono ormai asinine e gli è spuntata una vistosa coda. Dov'è ora il Grillo? Naturalmente lo ha seguito fin lì, continuando a consigliarlo per il meglio. Ora è chiaro che aveva ragione lui. Bisogna lasciare il Paese dei Balocchi in fretta. Pinocchio e il Grillo fuggono e, alla fine, tornano alla casupola di Geppetto. La trovano vuota, però. L'anziano falegname, fabbricante di splendidi giocattoli, ha lasciato tutto per andare in cerca di Pinocchio. Un messaggio della Fata rivela che l'uomo si è perso in mare, finendo nella pancia di una balena. Pinocchio non esita un secondo e parte, il Grillo consiglia prudenza, ma sa che nulla fermerà il burattino. La cosa giusta, stavolta, è la più rischiosa. Pinocchio e il Grillo trovano la balena e finiscono anche loro nel suo ventre. Non è la fine, però. Piuttosto è l'inizio della riscossa. Pinocchio trova Geppetto e, ora, la famiglia è riunita. Si torna a casa! Già, ma come? Pinocchio accende il fuoco nella pancia dell'enorme mammifero marino, inducendolo a starnutire. In questo modo l'uomo e il suo bambino di legno vengono scaraventati fuori dalla stessa balena che, però, non gradisce affatto la cosa. Pinocchio e suo padre sono su una piccola zattera in mezzo al mare con una gigantesca balena che li attacca. Una provvidenziale scogliera è la loro salvezza ma, quando si cerca il burattino, lo si trova rivolto a faccia in giù nell'acqua, ad un passo dalla riva. Geppetto lo piange per morto, quando sul letto del piccolo immobile arriva una luce accompagnata dalla dolce voce della Fata Azzurra. Il sacrificio di Pinocchio per il suo anziano padre, non è la prova migliore che il piccolo merita di diventare un bambino vero?

La canzone iniziale, cantata dal Grillo Parlante è diventata un emblema di tutta l'opera di Walt Disney recitando: "When you wish upon a star, makes no a difference who you are, anything your heart desires will come to you". Letteralmente diventa più o meno: Quando credi in una stella, non importa chi tu sia, tutto quello che il tuo cuore desidera verrà da te. Se non è Disney questo... Presso il pubblico italiano, il film non ebbe all'inizio il successo che merita anche perché sono molte le differenze dal racconto di Collodi. Come spesso è accaduto per i film Disney, il tempo ha rivalutato il prodotto assegnandogli la corona di film indimenticabile.

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