Repertorio Toponomastico Bergamasco
 

Metodologie di Ricerca


Il Progetto

Il progetto è diretto dall'Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. Referenti sono il prof. Giuliano Bernini (docente di Linguistica Generale, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate) e il prof. Lelio Pagani (docente di Geografia regionale, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate).
 
 

Obiettivi

I risultati anche intermedi del progetto di Repertorio toponomastico andranno anzitutto a vantaggio della produzione cartografica regionale e delle attività che la utilizzano come strumento indispensabile. Il repertorio potrà anche servire come base dati per ricerche linguistiche e storiche.
 

Descrizione del progetto

Raccolta dei dati. La base di dati è costituita da fonti storiche, pubblicazioni, inchieste sul campo.
  Elaborazione dei dati. I dati verranno dapprima raccolti in un data-base elettronico e in seguito sottoposti ad analisi linguistica e a rappresentazione cartografica. A questo scopo verranno utilizzati gli strumenti informatici adeguati.
 
1. L'analisi linguistica dei toponimi procederà separatamente per italiano e dialetto. L'analisi, come già indicato in 1., riguarderà le strategie di denominazione attestate nel corpus, gli ambiti semantici delle basi lessicali ritrovate nei toponimi, i tipi di formazione di parola (composizione, derivazione) riscontrati. I tipi attestati nella toponomastica della provincia di Bergamo verranno opportunamente messi a confronto con quelli già rilevati in altri studi di toponomastica italiana in Italia e nella Svizzera italiana. L'analisi sarà prevalentemente ma non esclusivamente sincronica, e, in prospettiva diacronica, verrà dato maggior spazio all'osservazione del cambiamento dei mezzi linguistici utilizzati per la toponomastica più che al tradizionale aspetto etimologico. ;Marginalmente si porrà attenzione alle espressioni locative in cui entrano in giuoco i toponimi, che come è noto possono mostrare usi particolari e/o persistenze di costruzioni arcaiche (si rammenti il particolare uso del genitivo locativo coi nomi di città in latino).

2. La rappresentazione cartografica. I risultati, anche intermedi, dell'analisi linguistica dei dati permetteranno l'elaborazione di carte tematiche relative ai diversi settori toponomastici considerati (nomi di insediamento, di appezzamento, idronimi, oronimi), alle strategie di denominazione, agli ambiti semantici e ai mezzi di formazione di parola. Per ogni settore, dove i dati raccolti lo permettessero, si potranno realizzare anche care di tipo storico.