L'anatra messicana - da "Musi gialli e berretti verdi".

A proposito del particolare legame che si crea tra i personaggi del romanzo, si può far riferimento a "I racconti della guerra in Vietnam: la costruzione della famiglia maschile" tratto da "Musi gialli e berretti verdi" del Prof. Stefano Rosso.

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"In Gunfighter Nation, Richard Slotkin, al termine della sua formidabile trilogia sulla costruzione del mito della frontiera nella cultura americana, dedica opportunamente una ventina di pagine all'analisi di The wild bunch (Il mucchio selvaggio 1969). Slotkin sostiene che il noto film di Sam Peckinpah rappresenta una delle metafore più riuscite dell'esperienza statunitense in Vietnam: i dilemmi etici e politici alla base di The wild bunch sarebbero molto simili a quelli che divisero gli Stati Uniti degli anni della guerra. Al tempo stesso Slotkin non manca, anche se di sfuggita, di fare riferimento alla struttura familiare del bunch in cui Pike (William Holden) rappresenterebbe la figura paterna, Dutch (Ernest Borgnine) quella materna, Angel e i fratelli Gorch quella dei figli. La ricostruzione del nucleo familiare mi pare importante per comprendere l'impulso che determina la decisione del bunch di opporsi al generale Mapache nella palingenetica scena conclusiva: non è una presa di coscienza politica che spinge Pyke e i suoi ad affrontare il viscido generale parafascista autore di violenze e soprusi, - che Slotkin, con una forzatura nemmeno eccessiva, arriva a paragonare al dittatore vietnamita Diem. La presa di coscienza politica è decisamente secondaria, anche se presente fin dall'inizio della narrazione: Slotkin scrive che il mucchio "fa la cosa giusta in base a motivazioni sbagliate".

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