Se un'amica ha fatto l'esame l'anno scorso e ti ha detto che... lascia perdere: quest'anno il corso è completamente diverso, leggi il seguito (in particolare la sezione "Com'è l'esame")

Complementi di informatica 2012-13

Premessa

Il corso di Complementi di informatica nell'anno academico 2012-2013 è molto cambiato rispetto agli anni scorsi.

Innanzitutto, non c'è più il voto in trentesimi, ma soltanto un giudizio di idoneità (dunque non concorre al calcolo della media).

Inoltre (e anche: di conseguenza) sono cambiati i contenuti e l'esame.

Ciò che resta centrale è l'interesse per la comunicazione multimediale e il tentativo di fornire agli studenti indicazioni su come comunnicare efficacemente ricerche e proposte di progetti.

L'esame si svolge secondo modalità molto particolari: leggetele attentamente, non ci saranno deroghe per chi per qualsivoglia motivo le ignorerà in tutto o in parte.

Struttura del corso

Il corso si compone di:

• una parte teorica (6 ore), cheverrà proposta durante la prima settimana del primo sottoperiodo, in due lezioni di tre ore consecutive;
• una parte pratica (12 ore), che verrà proposta nelle quattro settimane successive, con una lezione settimanale di tre ore consecutive.

Le lezioni teoriche si terranno in Sala Conferenze di Sant'Agostino e saranno rivolte a tutti gli studenti del corso contemporaneamente, mentre per le lezioni pratiche gli studenti saranno divisi in quattro gruppi, che lavoreranno nel Laboratorio 5 di via Salvecchio.

Orari del corso

Il corso si è svolto nel primo sottoperiodo.

Com'è l'esame

L'esame prevede lo sviluppo di una presentazione multimediale con Power Point oppure Impress (si può concordare qualche altro strumento) e la sua presentazione in pubblico durante l'esame.

Il file della presentazione deve essere caricato nell'area "Consegne" della piattaforma elearning entro la data di scadenza delle iscrizioni per l'appello al quale ci si vuole presentare (di norma 5 o 3 giorni prima dell'appello: verificate). NON AMMETTO RITARDI per nessun motivo.
Non preoccupatevi se l'area Consegne vi sembra vuota: è fatta in modo che noi vediamo tutte le consegne, ma ciascuno/a di voi veda solo la propria.

Il giorno dell'esame gli studenti iscritti che avranno consegnato in tempo utile il file, lo useranno come supporto per una presentazione orale che si terrà pubblicamente nell'aula dell'appello.

Le presentazioni dovranno obbligatoriamente essere realizzate secondo il formato Pecha-Kucha 20x20, che consiste in una presentazione costituita da 20 schermate (compresa quella iniziale con nome e titolo) ciascuna delle quali viene mostrata per 20 secondi (con temporizzazione automatica).

Il discorso di presentazione deve adeguarsi al ritmo dei lucidi di presentazione.

Per quanto riguarda i conteuti, si può scegliere un argomento per il quale sia ragionevole pensare a una presentazione a conferenza o a tavola rotonda o sotto forma di proposta di progetto (per esempio a un potenziale finanziatore). Va bene usare la propria tesi triennale.

La presentazione deve essere efficace secondo i criteri proposti a lezione e deve dimostrare la padronanza delle tecniche illustrate in laboratorio.

Linee guida

Siccome dalle prime consegne emerge che molti non si danno pena di seguire le indicazioni delle lezioni, che probabilmente non hanno frequentato, né di leggere i testi in bibliografia, comincio qui a elencare alcuni dei criteri imprescindibili per la preparazione di presentazioni che abbiano la probabilità di essere approvate:

• scrivete poco: slide molto scritte distraggono il pubblico, che scorre lo scritto e non segue chi parla - non dovete pensare alla slide come un modo per non imparare il discorso, in fin dei conti dovete parlare soltanto per sei minuti e quaranta secondi; quindi: FRASI BREVI;
• lo ripeto, perché pare che nessuno capisca: non dovete fare a pezzi la vostra tesi triennale copincollando le frasi che avete scritto all'epoca: a me va bene che usiate quell'argomento, ma dovete adattarlo al nuovo tipo di testo: tagliate tagliate tagliate, usate solo frasi sintetiche, parole chiave, slogan, tutto il resto lo direte a voce, altrimenti, se il corpo del carattere è sufficientemente grande perché io possa leggere, finirò di leggere mentre voi starete ancora parlando e mi annoierò a morte e vi boccerò
• scrivete "grosso": strettamente collegato alla considerzione precedente - se in ogni slide scrivete tanto, va a finire che scrivete troppo piccolo e il pubblico non legge; ci sarà un motivo se Power Point cerca di scrivere in corpo 32 - se voi vi riducete a scrivere in corpo 20, probabilmente c'è qualcosa che non va;
• non usate famiglie di caratteri strani, che poi non ci sono sul mio pc o su quello del laboratorio informatico (sul pc della sala conferenze dove dovrete parlare e vi ritroverete il testo sparpagliato nella slide e sentirete il rossore salirvi sulle guance): o generate una presentazione con caratteri incorporati (sperando che funzioni) o usate un set di caratteri standard (Arial, per esempio);
• non usate immagini esornative, la teoria dell'apprendimento multimediale vi dice che distraggono e generano carico cognitivo inutile;
• e però fatemi vedere che un po' di multimedialità la sapete anche usare, non siate minimalisti come me.

Materiali del corso

N. Mammarella, C. Cornoldi, F. Pazzaglia, Psicologia dell'apprendimento multimediale, il Mulino, 2005, capitoli I e III

A. Calvani (a cura di), Principi di comunicazione visiva e multimediale, Carocci, 2011

Per la parte pratica, in laboratorio useremo Power Point nella versione 2010. Ai fini dell'esame si potrà anche usare la versione 2003, oppure l'analogo programma della suite OpenOffice (Inpress), oppure concordare in anticipo qualche altro strumento di presentazione adeguato alle regole dell'esame (spiegate più sotto).

Chi avesse bisogno di fare un po' di trattamento immagini, anche solo per ridimensionare o cambiare formato, e non avesse a disposizione un programa adeguato, può scaricare il programma gratuito Irfanview,

Approfondimenti

Francesco Di Nocera, Che cos'è l'ergonomia cognitiva, Carocci, 2004

Fabio Ferlazzo, Metodi in ergonomia cognitiva, Carocci, 2005

Donal Norman, La caffettiera del masochista, Giunti, 1997 (il testo fondamentale dell'interazione con gli oggetti quotidiani; poi potrete leggervi gli altri testi di Norman)