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Roberta
Andrea

 

L'umorismo travolgente di Asterix e dei suoi compagni nasce dal genio di una coppia di autori: Renè Goscinny e Albert Uderzo.

 
GOSCINNY
Goscinny, infaticabile sceneggiatore, è il papà di alcuni personaggi che hanno lasciato un segno nella storia del fumetto: il cowboy Lucky Luke, il perfido e infido visir Iznogoud, l'indiano Oumpha Pah e il piccolo Nicolas.
 
UDERZO
Uderzo, dotatissimo e precoce disegnatore, presta la sua matita a un gran numero di personaggi (fra cui Oumpha Pah di Goscinny) ma con l'arrivo di Asterix, si fa coinvolgere totalmente dalla sua creatura e, soprattutto dopo la morte dell'amico Goscinny avvenuta il 5 novembre 1977, si occupa a tempo pieno di Asterix. Da allora Uderzo ha incominciato ad occuparsi anche dei testi rarefacendo le uscite di nuove storie, tanto che dal '77 a oggi sono uscite solo sette storie originali. Uderzo conosce alla perfezione i personaggi che ha creato, pero' alle storie manca quella solidita' che evidentemente Goscinny sapeva dare.
 
COME NASCE L'IDEA DI QUESTO FUMETTO?
 

L’idea del personaggio di Asterix venne da Renè Goscinny che propose all’amico di rifare una cronologia storica. L'idea era stata già adottata per altre loro vecchie vignette. Uderzo propose inizialmente il paleolitico. Ma... paleolitico uno, paleolitico due, per mancanza di acquirenti l'uomo delle caverne non viene aggiudicato. Il disegnatore poi pensa ai galli e l’altro lo blocca al volo con una sfilza di battute sull'epoca gallica: l'idea c'é, forse... .In fatto di Storia dei galli, la memoria dei due rimanda a Vercingetorix, mitico capo dai capelli lunghi e biondi con i baffi, che un giorno si arrende a Giulio Cesare. Nient’altro. Ma i due vogliono concedersi il lusso di riscrivere la Storia: tentazione irresistibile per dei comuni mortali. E allora... no, nel 50 a.C. Cesare non conquista proprio tutta la Gallia: a resistere ancora e sempre all'invasore c'è un piccolo villaggio popolato da cuginetti di Vercingetorix, i cui nomi finiscono in "ix". Questa fu la trovata iniziale che li portò poi al successo: un villaggio di irriducibili, assolutamente verosimile. I personaggi principali hanno nomi che cominciano per "A", nel rispetto dell'ordine alfabetix... ehm... alfabetico. Nemici giurati dei galli sono i Romani, trattati da zimbelli e costretti a subire con fatalismo la loro incapacità di sconfiggere l'ultima sacca di resistenza gallica. Ma come fa il villaggio a contrapporsi alle legioni romane, numerose e ben fornite di armi come sono? è la genialità di Albert a fornire in tutta naturalezza la soluzione del problema: una pozione magica messa a punto, anzi... cotta a puntino, dal druido del villaggio, il saggio, il sapiente, l'onnisciente Panoramix.

Il motivo di tanto successo e' proprio nella miscela fantastica di avventura e umorismo, di ambientazione storica (Goscinny si documentava attentamente prima della stesura di ogni episodio) e "licenze poetiche" (indimenticabile la biga tecnologica di zerozeroseix, il raduno per eleggere il druido dell'anno o le clessidre supersincronizzate in Svizzera) che i due autori francesi hanno saputo miscelare fin dalle prime storie. Chi pensa, leggendo Asterix, di trovarsi davanti ad un fumetto di puro intrattenimento, coglie solo la superficie dell’opera di Goscinny e Uderzo. In realtà, pur utilizzando un periodo storico lontano dal nostro, i due autori riescono, anche in tempi cosi' remoti, a portare a galla tutti i difetti e le contraddizioni della societa’ moderna: in "Asterix e la Obelix S.p.A." viene ridicolizzata l’economia di mercato, ne "L’odissea di Asterix" uno splendido zerozeroseix (l’agente segreto di Cesare, con le fattezze di Sean Connery) ha una biga supertecnologica e dei messaggi che si autodistruggono dopo averli letti, nella citta’ di Lutezia non si riesce a girare per il traffico dei carri, una biga sportiva carrozzata a Mediolanum (in Asterix e i Normanni); quattro giovani bardi che fanno impazzire la Britannia (e sono proprio i Beatles) e la profezia che un francese aprirè il canale di Suez (in Asterix e Cleopatra). Un altro aspetto importante dei fumetti di Asterix sono sicuramente i viaggi: in trent’anni di storie la fantasia di Goscinny e la matita di Uderzo hanno trasportato i nostri eroi, dalla Corsica alla Spagna, dall’India all’Inghilterra, dall’Egitto alla Grecia, fino ad arrivare perfino in America, assieme a quei Normanni che sembrano essere stati i primi veri scopritori del continente americano. Questo aspetto delle avventure dei Galli e' stato fondamentale per il successo della serie: giocando con i luoghi comuni e le ritualita' delle varie etnie europee, lo spaccato del mondo all'epoca di Cesare risulta assolutamente irresistibile.

Sorge però spontanea una domanda: chi è veramente Asterix? La storia è conosciuta. Siamo nel 50 a.C. e siamo in Gallia, quella porzione di Europa occidentale così chiamata dai romani. Tra il 58 e il 51 Giulio Cesare, conquista quelle terre e sottomette una sollevazione generale guidata da Vercingetorix; per consolidare le sue conquiste Cesare compie due spedizioni contro i Germani e contro i Britanni. La conquista della Gallia ha una funzione strategica nella storia delle conquiste di Roma: sposta il centro di gravità dell'impero dal Mediterraneo verso l'Atlantico e il Mare del Nord. La leggenda vuole che non tutta la Gallia fosse dominio di occupazione romana; un lembo di terra, accerchiato da accampamenti romani resiste, anzi sfida Roma e Giulio Cesare. è un piccolo villaggio di Galli dove dimorano i nostri eroi. Un villaggio molto, ma molto particolare dove una ben assortita comunità gallica vive, prospera e non chiede di meglio che essere lasciata in pace. Asterix e Obelix sono membri di questo grazioso villaggio dove g li abitanti si distinguono per la forza sovrumana che gli deriva da una bevanda magica preparata dal druido del villaggio, un arzillo vecchietto dall'imponente barba bianca, che risponde al nome di Panoramix. Un villaggio di irriducibili. Un villaggio pieno di personaggi assolutamente originali, cinghiali e gran risate cui ci hanno abituato l'allegra banda di Asterix e compagni.