Esopo
era un favolista greco vissuto nel VII o VI secolo a.C., della cui
vita pochissimo ci è noto. Originario della Tracia o della
Frigia era probabilmente di condizione servile. Liberato da Xanto
compì numerosi viaggi. Dallo spirito arguto e geniale, Esopo
compose numerose favole che, pur
avendo come protagonisti degli animali, contengono evidenti allusioni
al mondo degli umani. Ciascun animale ha caratteristiche costanti:
il lupo è sempre ingordo, la volpe astuta e così via;
il confronto tra i personaggi produce un vincitore ed uno sconfitto.
Esopo
era già conosciuto da Erodoto e da Aristofane; nelle scuole
di Atene del V secolo le sue favole erano lette a fini didattici.
Le
400 favole esopiche giunte fino a noi sono l'esito di redazioni
successive, risalenti all'età Ellenistica. Si tratta di favole
brevi, dallo stile sobrio, spesso concluse da una morale.
Semplicità,
freschezza ed efficacia educativa sono le doti principali di questi
componimenti, mentre maggior profondità e finezza psicologica
saranno proprie dei continuatori del genere, da Fedro
a Jean de La Fontaine.
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