La terra della menzogna

Immagine di copertina


Milo Milodragovitch è venuto ad abitare in Texas, dove si è comprato un bar e ha ripreso la licenza di detective privato.
Per non crepare di noia accetta di occuparsi di casi di ordinaria amministrazione. Durante uno di questi entra in collisione con un nero gigantesco che ha appena fatto fuori un noto spacciatore.
I poliziotti locali, cui non par vero di poter spedire un uomo di colore nel corridoio della morte, premono su Milo perché li aiuti ad acciuffare il colpevole...

Comincia una storia di omicidi e vendette, ma anche di umorismo e tenerezza. Milo si ritroverà sempre piú solo nella sua condizione di reduce incapace di adattarsi alle mutazioni del presente.

Risponderà con le armi dei suoi avversari e il romanzo sarà percorso da una vena di violenza a volte insostenibile, fino al durissimo scioglimento che mette a nudo tutte le menzogne. Compresa quella che per gente come Milo possa da qualche parte esistere una terra promessa.

Il libro che conferma Crumley come uno dei piú intensi eredi della grande tradizione americana.

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