CUBISMO
L’opera “Les Damoiselles d'Avignon” (1907) segnò
l’avvio della stagione cubista di Picasso. In questi anni
egli fu legato da un intenso sodalizio artistico con George Braque.
I due artisti lavorarono a stretto contatto, producendo opere che
sono spesso indistinguibili tra loro. Presto uscirono dalla fase
del cosiddetto Proto o Macro Cubismo (fino al 1910) per entrare
in quella del Cubismo Analitico (fino al 1912) e quindi nella fase
del Cubismo Sintetico (fino al 1914).
Con il Cubismo Analitico si fa un passo avanti rispetto alla ricerca
cèzanniana. Le forme del cubismo analitico non sono più
completamente estratte dalla percezione diretta degli oggetti. Gli
spigoli, i piani e i volumi si moltiplicano. La componente materica
si fa più evidente con il recupero di una tecnica divisionista
in modo da rappresentare i volumi, la luce e le ombre in completa
autonomia.
Nella fase sintetica del cubismo appaiono superfici piatte, scritte
in trompe-l'oeil (fedele simulazione pittorica di qualcosa, in questo
caso tessuti decorativi) il collage ed anche l'aggiunta di sabbia.
Le opere di questo periodo sono decisamente piatte, svuotate ma
di grande essenzialità e purezza.
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