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Pablo
Picasso è stato probabilmente uno dei talenti più
precoci e multiformi della storia dell'arte. Nel corso della sua
lunga attività artistica sperimenta e inventa di tutto. Si
muove in maniera incessante da un'idea ad un'altra, genera nuovi
movimenti e tendenze, ne attraversa altre. Impone modelli con i
quali molti dei suoi contemporanei e delle generazioni successive
devono fare i conti. Picasso è stato il primo che ha avuto
il coraggio di rompere una tradizione artistica vecchia di sei secoli.
Il distruttore che “ha osato mutilare il volto della donna”,
l’artista solare e violento, di una vitalità prodigiosa,
che ha creato l’arte del ventesimo secolo. Egli non smise
mai, fino all'ultimo attimo della sua vita, di produrre un'arte
sconcertante e sovrabbondante, né di alimentare controversie
e discussioni, come nessun altro artista aveva fatto fino ad allora.
Era ritenuto da molti l'incarnazione stessa dello spirito del male
teso a distruggere la tradizione artistica, ma già a partire
dagli ultimi quindici o vent'anni della sua vita, per le nuove generazioni,
egli non faceva più parte dell'avanguardia. A Parigi, dopo
una prima fase di attività (1902-1906) ricca d'intenso lirismo
e ancora legata alla tradizione (periodo blu, periodo rosa), la
meditazione sulle opere di Cézanne e il contatto con la scultura
africana lo portarono al cubismo. Si accostò successivamente
alle principali correnti artistiche contemporanee, ma la “scomposizione”
cubista rimase sempre al centro della sua pittura, come pure della
sua opera di scultore e di ceramista. Nella sua produzione multiforme
la ricerca formale non è mai stata fine a se stessa, ma si
è elevata a rappresentare, con profonda sincerità
di accenti, i sentimenti e le angosce dell'uomo moderno. Famosa,
a questo proposito, la grande composizione Guernica, dipinta nel
1937 e ispirata al bombardamento tedesco dell'omonimo villaggio
spagnolo.
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PERIODO
BLU | PERIODO ROSA | CUBISMO
| FASE TARDA |
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