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Nel 1950, alle pellicole realizzate in animazione, Disney affiancò i film interamente girati con attori. In realtà il passaggio avvenne gradualmente perché, anche se Walt già da tempo pensava di produrre pellicole "Live action", da un lato suo fratello Roy (secondo cui, occupandosi della parte economica dell'azienda, i film non potevano chiudere fuori l'animazione Disney), dall'altro le banche, che aiutavano Disney nella realizzazione dei suoi prodotti, non erano d'accordo sullo sviluppo di questo progetto. I compromessi generarono alcuni film che mescolavano i generi, alcuni dei quali si rivelarono davvero dei capolavori dell'ibrido come ad esempio I racconti dello zio Tom (1946), ma anche Tanto caro al mio cuore (1949).

All'inizio degli anni '60, l'impero Disney godeva di un enorme successo con la Walt Disney Productions che si affermava come primo produttore mondiale di intrattenimenti per la famiglia. Riuscendo ad ottenere, dopo anni e anni di tentativi, i diritti del libro di Pamela Lyndon Travers: Mary Poppins, a proposito di una balia magica, Walt diede vita all'ultimo capolavoro della sua vita. Da tempo ormai sentiva la necessità di dimostrare che era ancora quello degli esordi della sua carriera, voleva provare, a sé stesso prima ancora che a chiunque altro, chi era, creando qualcosa che colpisse e conquistasse per sempre le nuove generazioni fu così che uscì un film che Disney diresse in tutti gli stadi produttivi con l'entusiasmo di un tempo, decidendo sulla sceneggiatura, sul cast (lui stesso volle Julie Andrews come protagonista), sulle musiche, perfino sugli arredamenti che dovevano apparire nel film: Mary Poppins (1964), una cartolina del mondo di Walt e il più grande successo che la Disney avesse mai conosciuto.

Anche dopo la morte di Walt, sulla scia del suo grande genio, vennero prodotti grandi capolavori, tra i più memorabili il film con attori veri Un maggiolino tutto matto (1968), con il mitico maggiolino dotato di veri sentimenti e di una sua personalità e infine, tra i capolavori in tecnica mista, il grande Chi ha Incastrato Roger Rabbit (1988), dove ad attori in carne ed ossa si affiancano, tra gli altri, l'esilarante coniglio Roger e l'indimenticabile Jessica Rabbit, un vero sex symbol del mondo dei cartoni animati.

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