Ultimo aggiornamento: 21 maggio 2004
Pagina a cura di Daniela Iovino
e Claudia Roffeni Tiraferri
Le immagini con profondità di 8 bit, usufruiscono di una tavolozza di colori (palette) dalla quale prendono le tonalità che vanno a formare l'immagine. Con una profondità colore di 8 bit, è possibile usufruire di una palette a colori, come quella qui sotto, oppure di una in scala di grigio.
I colori formati col motodo RGB nascono dalla miscelazione dei tre colori base di questo sistema:
il rosso (R=red), il verde (G=green) e il blu (B=blue).
Quando questi tre colori si sovrappongono, vengono creati il cyan, il magenta e il giallo. (vedi immagine sotto)
Poiché i colori RGB si combinano per creare il bianco, vengono anche detti colori additivi. Portando tutti e tre i colori al valore massimo (255) si crea il bianco puro, mentre settando tutti e tre i colori a 0, si otterrà il nero puro...
Con il modello RGB, quindi, viene assegnato un valore di intensità a ogni pixel compreso fra 0 (nero) e 255 (bianco).
Ad esempio, un colore rosso luminoso può avere un valore R di 246, un valore G di 20 e un valore B di 50.
Le immagini RGB usano tre colori per riprodurre fino a 16,7 milioni di colori sullo schermo; sono immagini a tre canali, per cui contengono 24 (8 x 3) bit per pixel.
I monitor dei computer visualizzano sempre i colori usando il modello RGB.
Nel momento in cui sia necessario stampare un'immagine, è preferibile usare il modello di colore CMYK per ottenere a stampa esattamente gli stessi colori visualizzati su monitor.
l modello CMYK si basa sulla capacità di assorbimento della luce dell'inchiostro sulla carta. Quando la luce bianca colpisce gli inchiostri, una parte del colore viene assorbita e una parte viene riflessa all'occhio.
In teoria, i pigmenti puri di cyan (C), magenta (M) e giallo (Y) si dovrebbero combinare per assorbire tutto il colore e produrre il nero (*); per tale motivo sono chiamati anche colori sottrattivi.
C & M = B (blu)
C & Y = G (verde)
M & Y = R (rosso)
(*) C & M & Y = K (nero)
Poiché tutti gli inchiostri di stampa contengono impurità, questi tre inchiostri producono in realtà un marrone scuro, mentre per dare luogo a un vero nero devono essere combinati con un'inchiostro nero (K). (Si utilizza la lettera K per evitare confusione, in quanto B può indicare anche il blu, inoltre K sta per KEY indicante così il colore chiave della selezione).
La combinazione di questi inchiostri per riprodurre il colore viene chiamata stampa in quadricromia.
Con il metodo CMYK, a ogni pixel di un'immagine CMYK viene assegnato un valore percentuale di ciascun inchiostro di quadricromia.
I colori sottrattivi (CMY) e i colori additivi (RGB) sono complementari. Ogni coppia di colori sottrattivi crea un colore additivo e viceversa.