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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

::: Univ. di Bergamo > Facoltà e didattica > Facoltà di Lettere e Filosofia > Marco Lazzari > Editoria multimediale 2003-04 > Nozioni di grafica

Ultimo aggiornamento: 20 maggio 2004

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Pagina a cura di Daniela Iovino
e Claudia Roffeni Tiraferri

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Nozioni di grafica

Le risoluzioni: spaziale e cromatica

Due sono le proprietà che concorrono a determinare come l'immagine bitmap deve essere visualizzata su un monitor: Risoluzione Spaziale e Risoluzione Cromatica (profondità di colore).

Risoluzione Spaziale

La risoluzione spaziale determina il numero di pixel che devono essere utilizzati per creare l'immagine (vale a dire quante mattonelle ci vogliono per fare il mosaico). La risoluzione spaziale viene misurata in Pixel Per Pollice (ppi=pixel per inch) misura che indica quanti elementi di immagine si possono contare nell'unità di misura lineare (pollice= cm 2,5 ca).
La Risoluzione è un indice della definizione (quantità di dettagli) di una immagine Raster. Naturalmente, più è alta la risoluzione di un'immagine, maggiore sarà la qualità della visualizzazione (perchè si avrà un maggior numero di pixels, e quindi un maggior numero di dettagli.)

Si noti la differenza fra le due immagini seguenti:


immagine a bassa risoluzione immagine ad alta risoluzione
pixels ingranditi La prima immagine in alto a sinistra ha una risoluzione minore, e quindi una qualità sicuramente peggiore rispetto all'immagine in alto a destra. Nell'immagine a sinistra è possibile notare i "quadrettoni" (pixels) che caratterizzano le immagini a bassa risoluzione.

Risoluzione Cromatica

La Risoluzione cromatica invece, determina, attraverso un valore chiamato bit, (bit per pixel) quanti e quali colori deve avere un'immagine (la quantità di colori visualizzabile per ogni pixel). Per cominciare possiamo prendere in esame il caso più semplice in cui ad ogni pixel è associato un solo valore (1 bit). Poiché un bit assume solo 2 valori (0-1), il pixel sarà acceso o spento. L'immagine così verrà rappresentata in bianco e nero (immagine a 1 bit).
Con 8 bit le combinazioni diventano 256, quindi otteniamo un'immagine a 256 colori (immagine a 8 bit). Con 16 bit ogni pixel assume uno tra i 65536 colori disponibili (immagine a 16 bit) e con 24 bit si rendono disponibili oltre 16 milioni di colori (immagini a 24 bit).


immagine ad 1 bit per pixel immagine ad 1 bit per pixel (effetto dither) immagine ad 8 bit per pixel immagine ad 8 bit per pixel immagine a 24 bit per pixel
1 bpp b/n tratto 1 bpp b/n (effetto dither) 8 bpp 256 grigio 8 bpp 256 colore 24 bpp 16 milioni

Marco Lazzari
Università di Bergamo
Facoltà di Lettere e Filosofia
Piazzale Sant'Agostino, 2
24129 Bergamo
 Tel 035 2052 920
Mail mlazzari@unibg.it
Web http://www.unibg.it/lazzari/

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