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LA PSICOLOGIA

Il rapporto tra gatto e proprietario si crea nel tempo attraverso continui contatti e una corretta opera di educazione da parte dell'uomo che nelle sue attenzioni dovrà essere assiduo ma non ossessivo,per non calpestare l'indipendenza del felino.Con l'andare del tempo l'uomo finirà per comprendere gli atteggiamenti del micio,il quale a sua volta si abituerà gradatamente a quelli umani.Il gatto è fondamentalmente diverso dall'uomo,possiede attitudini e comportamenti sociali precisi e va considerato proprio per le sue specificità.Per prima cosa ricordate che il gatto domestico è molto intelligente,è curioso,ha ottima memoria,lavora ponendosi sempre obiettivi chiari e non per il gusto di farlo e possiede l'istinto del cacciatore.

L'intelligenza: il gatto è un animale capace di assimilare esperienze nuove e diversificate ed è inltre estremamente consapevole dell'ambiente in cui vive.E'quindi capace di trovare sempre nuove soluzioni per affrontare le diverse situazioni.Ed è infine fondamentalmente un individualista.Da ciò è possibile comprendere quanto sia facile per lui apprendere cose utili per la sua vita pratica semplicemente attraverso l'osservazione del comportamento degli altri individui e facendo tesoro delle esperienze.

La curiosità: indubbiamente il gatto è molto curioso,essendo così interessato al mondo che lo circonda.E' quindi particolarmente portato a esplorare e conoscere da vicino ogni cosa,alla perenne ricerca di nuove prede,possibili nemici,rifugi comodi e riparati o semplicemente per ispezionare qualsiasi modificazione del suo territorio e di ciò che esso contiene.

Il gatto "sensitivo": molte persone sono convinte che il gatto abbia delle capacità extrasensoriali. Non siamo in grado di avvalorare o meno questa convinzione, ma di una cosa siamo convinti: come tutti gli animali, ha una percezione delle cose molto piú sviluppata della nostra. Essi sono infatti in grado di percepire odori, suoni, vibrazioni, variazioni atmosferiche, di pressione e di luce che noi non riusciremmo mai ad individuare. Questo spiega quanto poco di "soprannaturale" ci sia nelle loro capacità sensoriali: siamo noi che abbiamo perso nei millenni queste formidabili doti di contatto con le vibrazioni naturali e che siamo quindi portati a credere al soprannaturale. Chi convive con un gatto avrà certamente potuto apprezzare le sue straordinarie capacità, e chi non ha letto di gatti di reagire in anticipo a eventi particolari come un terremoto(gli animali ne percepiscono le vibrazioni in anticipo rispetto a noi), l'eruzione di un vulcano o anche un semplice temporale, oppure di gatti che hanno ritrovato la strada di casa percorrendo centinaia di chilometri. Tutte queste gesta sono state possibili proprio grazie al corretto utilizzo degli organi di senso e ad una memoria straordinaria: un gatto è in grado non solo di rendersi conto delle minime variazioni di energia magnetica terrestre, ma anche per esempio dello scorrere delle ore grazie all'attenta osservazione dell'inclinazione dei raggi solari sulla superficie terrestre; è poi capace di percepire suoni e vibrazioni debolissime, nonchè odori particolari e impercettibili variazioni di umidità dell'atmosfera.

Sonno e sogni: i gatti trascorrono gran parte del tempo dormendo, e i piú recenti studi dimostrano che il loro organismo è attivato ad onde. Questo è comprensibile perchè il gatto possiede un istinto da cacciatore, la cui natura richiede altissime prestazioni immediate da scattista e non la resistenza e la durata del maratoneta. Quindi anche se addormentato un gatto è perfettamente in grado di ricevere gli stimoli dell'ambiente esterno e, qualora sia sveglio ma senza stimoli dell'ambiente esterno, esso riduce progressivamente l'attività cerebrale fino al solo mantenimento delle funzioni vitali. Un gatto dorme anche 16 ore su 24, sebbene frazionate in numerosi periodi di pochi minuti ognuno, durante le quali attraversa fasi alterne di sonno piú o meno profondo: il 70% è sonno leggero, il 30% è sonno profondo. Chi vive con un gatto sa che sogna: è facile notare il movimento delle zampe, delle vibrisse e degli artigli, nonchè udire flebili miagolii. Ma anche durante queste fasi il suo sistema nervoso è sempre vigile e attento: a un eventuale segno di pericolo l'animale reagisce svegliandosi istantaneamente. Una caratteristica peculiare del gatto è quella di avere abitudini notturne. Non c'è da stupirsene se pensate che è fondamentalmente un cacciatore, e che le ore piUacute; propizie per il successo di questa attività sono quelle immediatamente successive il tramonto o precedenti l'alba.

gatto sull'amaca

Abitudini e rituali: i gatti in particolare, ma tutti gli animali in generale. devono la sopravvivenza della loro specie, della loro comunità e di loro stessi come individui, all'impiego di tutta una serie di comportamenti rituali che si ripetono con regolarità nella vita quotidiana. Alcuni di questi potranno anche divertirvi ma considerate il fatto che per lui sono indispensabili e da prendere assolutamente sul serio. Questi comportamenti e abitudini procurano al micio la sicurezza e l'ordine di cui ha un bisogno vitale, nonchè la consapevolezza della sua posizione all'interno dell'ambiente in cui vive. Cercate di non alterare l'ordine prestabilito delle cose, a meno che non sia assolutamente necessario, e d'altro canto non preoccupatevi eccessivamente se il vostro gatto si innervosirà per le novità apportate al suo ambiente( l'acquisto di nuovi mobili, per esempio): dategli il tempo di abituarsi alle modificazioni del suo territorio; siate pazienti e ricordate che possiede comunque un grande spirito di adattamento.

Grandi vizi e piccole nevrosi:

  1. Pulizia nervosa: i gatti sono abituati a pulirsi frequentemente e con cura, ma se ripetono con insistenza questa operazione significa che sono nervosi; se poi si puliscono sempre nel medesimo punto, questo può provocare una caduta di peli o infezioni della pelle: la causa può essere psicologica o fisica( per esempio micosi, eczemi ecc.) . L'animale va tranquillizzato e in ogni caso portato per un controllo dal veterinario.
  2. Attrazione verso le piante: i gatti, soprattutto nel caso di quelli costretti in appartamento, amano mordicchiare le foglie e depositare gli escrementi nei vasi. Molti hanno inoltre una particolare predilezione verso una determinata specie che apprezzano piú delle altre per il sapore, l'odore, la sensazione tattile che può procurare. Tutte queste manie fanno parte del naturale istinto felino e sono vizi difficili da debellare, nonostante possano rivelarsi estremamente dannosi non solo per il vostro "verde", ma anche per il vostro micio: molti vegetali ( azalea, rododendro, edera, vischio, oleandro, filodendro, stella di natale, mughetto ) sono tossici per i felini, se ingeriti. Nel caso il vizio riguardi l'abitudine di depositare escrementi nei vasi, potrete risolvere la questione rivestendoli con del muschio compatto o inserendo nel terriccio dei lunghi stecchini o proteggendoli con una retina.
  3. Graffiare gli oggetti: i gatti amano "farsi le unghie", cioè graffiare con grande trasporto e vera felicità oggetti e mobili. Fa parte del loro naturale comportamento poichè, grazie a questa operazione, riescono a rimuovere gli strati superficiali e vecchi degli artigli per permettere lo sviluppo di quelli nuovi. Inoltre il graffiare con gli arti anteriori esercita i muscoli non solo delle zampe,ma anche quelli adiacenti alla colonna vertebrale. Non dimenticate poi che i graffi vengono utilizzati, assieme alle segnalazioni olfattive, per delimitare il territorio di un felino. Senza capire queste necessità, alcuni proprietari asportano gli artigli al gatto tramite un'operazione chirurgica che rappresente una vera propria crudeltà in quanto priva l'animale del suo piú immediato e naturale strumento di difesa. Il gatto è particolarmente attratto dall'olivo e spesso non può fare a meno di graffiarne la corteccia: approfittate di questa sua predilezione e attrezzatevi con un grattatoio di legno d'olivo cosicchè lui possa esercitarsi in questo divertente e utile esercizio senza danneggiare i mobili di casa.
  4. Aggressività: i gatti in genere non manifestano aggressività verso le persone. Se tutto a un tratto il vostro micio vi morde e vi graffia significa che forse è malato o ha subìto un grave trauma. Cercate di capire se è stato maltrattato o se vi siete comportati male nei suoi confronti. I gatti annoiati possono diventare aggressivi oppure può succedere che un gatto sorpreso in posizione supina, possa aggredire una mano o un piede troppo invadenti, con l'intento di difendersi.
  5. Fuga: soprattutto i gatti non castrati hanno la tendenza ad allontanarsi da casa, la loro natura e l'indole vagabonda li porta a saper vivere anche senza l'uomo e rapidamente possono tornare allo stato selvatico. Se notate questa tendenza nel vostro micio cercate di chiamarlo sempre all'ora dei pasti e impeditegli di uscire di casa per un determinato periodo di tempo così che perda il vizio.

Il comportamento sociale: nonostante siano cacciatori solitari, i gatti stanno sempre piú trasformandosi in animali sociali. Anche se il vostro animale è l'unico di casa egli, a meno che non viva in un appartamento dal quale non ha possibilità di uscire, fa comunque parte di una comunità, formata dagli altri gatti del quartiere e della zona in cui vive. All'interno di questa comunità esistono precise regole e gerarchie che è bene conoscere, per capire meglio il comportamento del vostro micio.

  1. Il territorio: ha un ruolo importante nella vita del gatto il quale ne definisce i confini urinando e marcando con gli artigli gli oggetti e le strutture che lo delimitano. E' questo un istinto ancestrale, tipico di ogni animale predatore, ed è basilare per il micio possedere un territorio da controllare e difendere. Le dimensioni del territorio possono variare da pochi metri quadri (in appartamento) a numerosi isolati (in città) o a vari campi ( in campagna). Difficilmente i gatti domestici abbandonano il loro territorio, eccetto che per cacciare e per accoppiarsi, sebbene amino girovagare e alcuni tra di loro manifestano una vera e propria indole vagabonda. Se un gatto lascia definitivamente quello che era sempre stato il suo territorio di solito è comunque dovuto a cause esterne, quali per esempio l'invasione da parte di un antagonista piú giovane e forte, con conseguente e definitiva sconfitta in battaglia, o un evento particolarmente traumatizzante.
  2. Geografia territoriale: sebbene a noi spesso possa sembrare indefinibile, il territorio di un gatto ha confini e caratteristiche ben precise. I gatti maschi hanno di solito a disposizione un territorio piú vasto di quello controllato da maschi sterilizzati o da femmine. Possono esistere territori in cui vivono piú gatti. Generalmente questo tipo di area è controllato e difeso a turno dagli individui della comunità. Il territorio di un maschio non castrato è un'area il piú vasta possibile, che può comprendere non solo il giardino della casa in cui vive, ma anche quelli di altre case confinanti in cui non vivono altri gatti. Il territorio di una gatta è certamente di dimensioni ridotte rispetto a quello di un maschio, ma lei lo difende con accanimento, soprattutto se ha prole.
  3. La lotta: sono solo due i casi in cui un gatto si manifesta aggressivo verso i suoi simili e disposto alla guerra: per difendere il proprio territorio o per contendersi i favori di una femmina. Anche in questi casi, però, difficilmente si arriva a una vera e propria battaglia. Il gatto cerca di intimorire il suo avversario attraverso comportamenti rituali che possono andare dal semplice atteggiamento minaccioso al pelo irto, alle sferzate di coda, all'"urlo di guerra" e cosi via. Di solito questi comportamenti sono sufficienti a intimorire l'avversario e a convincerlo alla ritirata. Quando ciò non basta si arriva alla lotta, questa va avanti finchè il perdente non viene messo in fuga.

gatti in gruppo

Atteggiamenti tipici:

  1. Aggressività: in questo caso l'atteggiamento e le espressioni che assume il gatto hanno come unico scopo lo spaventare e costringere alla fuga un avversario: il gatto, a bocca spalancata e con i denti scoperti, ringhia, fischia e soffia; tiene la coda bassa e attaccata al corpo, il pelo è tenuto appiattito; le orecchie sono dritte, un pò rivolte all'indietro, le pupille sono strette, quasi a fessura; le vibrisse sono protese in avanti e la posizione di tutto il corpo è leggermente accovacciata, pronta al balzo sull'avversario.
  2. Difesa: istintivamente un gatto minacciato da un altro animale tende a non cedere terreno: tiene la bocca aperta, i denti scoperti ed emette anche in questo caso ringhi, soffi e fischi; la coda è tenuta alta e arcuata, con il pelo di coda e schiena irto; le orecchie sono appiattite, le pupille dilatate, le vibrisse tenute dritte; la posizione di tutto il corpo è piegata di lato, con il dorso arcuato.
  3. Sottomissione: è un atteggiamento che il gatto assume quando si rende conto che il suo avversario è chiaramente piú forte di lui: la bocca viene tenuta aperta ma senza emettere alcun suono, oppure semichiusa e il gatto miagola per chiamare aiuto; la coda è tenuta attaccata al corpo e batte il terreno; il pelo è appiattito come anche orecchie e vibrisse; le pupille sono dilatate e la posizione di tutto il corpo è rannicchiata.
  4. Timidezza: i soggetti timidi tengono la coda tra le gambe, hanno lo sguardo sospettoso e scappano in presenza di estranei. Il gatto, comunque, di rado mostra timidezza; se avvertite questi comportamenti verificate che non siano intervenuti mutamenti nel sistema di vita quotidiano.
  5. Dipendenza: un gatto dipendente vi segue ovunque e miagola in continuazione (un'esempio di gatto tendenzialmente dipendente è il siamese). Non è il genere adatto a chi vive spesso fuori casa. Eventualmente cercate di tenerlo occupato con un compagno o con qualche gioco, oppure lasciatelo uscire.

Una menzione a parte meritano le fusa,una caratteristica del gatto che per certi aspetti resta ancora misteriosa ( fusa.pdf - 44 Kb. ).


Gatto europeo pix Gatto sul cuscino pix Gatto nero pix Cucciolo persiano
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