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LE RAZZE

Le diverse razze di gatti differiscono tra loro non soltanto per le caratteristiche morfologiche,ma anche e soprattutto per alcune particolarità presentate dal loro mantello.Struttura,tessitura e lunghezza del pelo sono diventate un validissimo criterio di divisione e classificazione per le circa 40 razze fino ad oggi riconosciute.

Suddivisione genetica: dal punto di vista genetico i gatti possono essere a pelo lungo o a pelo corto.Il pelo corto è il mantello originario e viene simboleggiato con la lettera"L" e tutte le sue modificazioni sono considerate mutazioni.Il pelo lungo è un mutante recessivo,deve cioè essere presente in entrambi i genitori per potersi manifestare e viene simboleggiato con la lettera"l". A spiegare le diverse lunghezze sono chiamati in causa i poligeni:si tratta di geni modificatori,o geni minori,la cui azione singola non è quantificabile,mentre quando lavorano insieme producono effetti importanti perchè sono in grado di modificare l'azione del gene principale.

Suddivisione per colore:

  1. il mantello originario è quello tigrato,da cui per mutazione sono derivati tutti gli altri.Il suo colore di fondo viene chiamato"agouti"(gene"A")e ha una tonalità; giallo-grigiastra;in esso ogni singolo pelo non è di un unico colore,bensí risulta attraversato da bande di colore giallo-grigiastre con la punta nera.In presenza del gene tabby("T")esso dà origine ai mantelli tigrati con righe parallele e verticali non interrotte,oppure al mantello con piccole macchie ben nette e separate.
  2. La mutazione del gene agouti nel suo recessivo non-agouti comporta la scomparsa delle bande di colore grigio-giallastre che attraversano ogni singolo pelo e dà origine al pelo di un unico colore(determinato dai geni della colorazione,es.il gene"B"è responsabile del colore nero).
  3. Esiste poi il colore squama di tartaruga in cui rosso e nero sono perfettamente miscelati tra di loro,oppoure si presentano a macchie di colore ben nette e separate.I gatti che hanno questo mantello generalmente sono di sesso femminile.
  4. In genetica,quando si parla di siamese,ci si riferisce a punte colorate.Questa particolare colorazione delle punte si ritrova nel siamese,nel persiano,nel sacro di Birmania,nel ragdoll,nel devon rex e nel cornish.Il gene coinvolto è quello dell'intensità del colore sul corpo(il gene"C")e suoi alleli mutanti chiamati alleli albini,i quali agiscono diminuendo progressivamente la pigmentazione del pelo e degli occhi.Il gene siamese specifica un enzima sensibile alla temperatura.Infatti un aumento del calore lo inattiva,per cui sulle punte,che sono le zone piú fredde,avremo una concentrazione di pigmento piú elevata e quindi un colore piú scuro rispetto al corpo.
  5. I mantelli che presentano la pezzatura bianca sono molto diffusi in natura e vengono definiti bicolori otricolori.
  6. Geneticamente le macchie bianche nel mantello sono determinate dal gene"S" e si trasmettono come entità indipendenti.In base alla percentuale di bianco possiamo distinguere:
    • arlecchini:presentano il colore solo su testa,coda ed estremità;
    • bicolori:con un terzo di bianco e la restante parte colorata;
    • van:solo la testa e la coda si presentano colorate.
    • Il bianco non è un colore,ma un'assenza di colore dovuta al gene"W"epistatico,dominante.Purtroppo il gene"W"è associato alla sordità perchè provoca nell'orecchio interno una degenerazione della coclea e un'atrofia dell'organo di Corti.
    transizione
  7. I gatti con il mantello argentato nascono per l'intervento del gene"I"o gene dell'inibizione del colore che fa in modo che solo la punta del pelo sia colorata mentre la restante parte,prossima alla radice,risulta bianca.

Gatto europeo pix Gatto sul cuscino pix Gatto nero pix Cucciolo persiano
Html e grafica : Rossana Santinelli
Associazione Nazionale Felina Italiana