Le diverse razze di gatti differiscono tra loro non soltanto per le
caratteristiche morfologiche,ma anche e soprattutto per alcune particolarità
presentate dal loro mantello.Struttura,tessitura e lunghezza del pelo sono
diventate un validissimo criterio di divisione e classificazione per le circa 40
razze fino ad oggi riconosciute.
Suddivisione genetica: dal punto di vista genetico i gatti possono
essere a pelo lungo o a pelo corto.Il pelo
corto è il mantello originario e viene simboleggiato con la lettera"L" e tutte
le sue modificazioni sono considerate mutazioni.Il pelo lungo è un mutante
recessivo,deve cioè essere presente in entrambi i genitori per potersi
manifestare e viene simboleggiato con la lettera"l".
A spiegare le diverse lunghezze sono chiamati in causa i
poligeni:si tratta di geni modificatori,o geni minori,la cui azione
singola non è quantificabile,mentre quando lavorano insieme producono effetti
importanti perchè sono in grado di modificare l'azione del gene principale.
Suddivisione per colore:
- il mantello originario è quello
tigrato,da cui per mutazione sono derivati tutti gli altri.Il
suo colore di fondo viene chiamato"agouti"(gene"A")e ha una tonalità;
giallo-grigiastra;in esso ogni singolo pelo non è di un unico colore,bensí
risulta attraversato da bande di colore giallo-grigiastre con la punta nera.In
presenza del gene tabby("T")esso dà origine ai mantelli tigrati con
righe parallele e verticali non interrotte,oppure al mantello con piccole
macchie ben nette e separate.
- La mutazione del gene agouti nel suo
recessivo non-agouti comporta la scomparsa delle bande di colore
grigio-giallastre che attraversano ogni singolo pelo e dà origine al pelo di un
unico colore(determinato dai geni della colorazione,es.il
gene"B"è responsabile del colore nero).
- Esiste poi il colore
squama di tartaruga in cui rosso e nero sono perfettamente
miscelati tra di loro,oppoure si presentano a macchie di colore ben nette e
separate.I gatti che hanno questo mantello generalmente sono di sesso
femminile.
- In genetica,quando si parla di siamese,ci si
riferisce a punte colorate.Questa particolare colorazione delle punte si ritrova
nel siamese,nel persiano,nel sacro di Birmania,nel ragdoll,nel devon rex e nel
cornish.Il gene coinvolto è quello dell'intensità del colore sul corpo(il
gene"C")e suoi alleli mutanti chiamati alleli albini,i quali agiscono
diminuendo progressivamente la pigmentazione del pelo e degli occhi.Il gene
siamese specifica un enzima sensibile alla temperatura.Infatti un aumento del
calore lo inattiva,per cui sulle punte,che sono le zone piú fredde,avremo una
concentrazione di pigmento piú elevata e quindi un colore piú scuro rispetto al
corpo.
- I mantelli che presentano la pezzatura bianca sono molto diffusi
in natura e vengono definiti bicolori
otricolori.
Geneticamente le macchie bianche nel mantello sono
determinate dal gene"S" e si trasmettono come entità indipendenti.In base alla
percentuale di bianco possiamo distinguere:
- arlecchini:presentano il colore solo su testa,coda ed
estremità;
- bicolori:con un terzo di bianco e la restante parte colorata;
- van:solo la testa e la coda si presentano colorate.
Il bianco non è un colore,ma un'assenza di colore dovuta al
gene"W"epistatico,dominante.Purtroppo il gene"W"è associato alla sordità perchè
provoca nell'orecchio interno una degenerazione della coclea e
un'atrofia dell'organo di Corti.
- I gatti con il mantello argentato nascono per l'intervento del
gene"I"o gene dell'inibizione del colore che fa in modo che solo la punta del
pelo sia colorata mentre la restante parte,prossima alla radice,risulta
bianca.