Molti personaggi famosi hanno tratto ispirazione dalla figura di Topolino: pare che Roy Lichenstein, uno dei massimi esponenti della pop art, abbia sviluppato il suo stile fumettistico da un appunto del figlio, il quale gli aveva fatto notare come, se davvero era un artista, avrebbe dovuto essere capace di disegnare almeno una versione decente di Topolino.
Lo sapevate che quando venne creato Topolino non indossava i guanti bianchi che tutti conosciamo? Ma, come mostrano chiaramente le sue prime apparizioni sullo schermo, era molto difficile distinguere le dita serrate a pugno.
Grazie al grandissimo animatore Fred Moore, su esplicita richiesta di Walt Disney, il look di Topolino cambiò in modo sensibile in occasione della lavorazione dell'episodio Topolino apprendista stregone, inserito nel lungometraggio musicale Fantasia.
Le enormi iridi degli occhi con un riflesso di luce triangolare, che Topolino sfoggiava nelle sue prime apparizioni, lasciarono il posto agli occhi che Topolino ha ancora oggi e che lo rendono assai più umano.
La prima striscia a fumetti in cui Topolino mostra questa diversa configurazione degli occhi esce sui quotidiani americani in data 22 Dicembre 1938. Disegnata da Floyd Gottfredson, fa parte dell'episodio Topolino e Robinson Crusoe.
LE FRASI
Disse Disney: "Avevo preparato Topolino e i suoi amici all'avvento del sonoro. Il sonoro aveva un effetto importante sul trattamento di Topolino, gli conferiva una nuova dimensione, lo rendeva più realistico. E ci portava verso una nuova fase della sua evoluzione".
Disse il grande animatore Wilfred Jackson: "Walt non sapeva se la gente avrebbe creduto che i suoni provenivano dal personaggio sullo schermo. Nessuno aveva mai visto un disegno che fa rumore, e non c'era motivo per cui avrebbe dovuto essere credibile. Rischiava di sembrare qualcosa di falso. Quindi, per verificare se la cosa fosse credibile, dopo avere animato qualche scena decidemmo di mettere insieme questo test. Io sapevo suonare solo un paio di facili canzonette con un'armonica, una delle mie preferite era Turkey in The Straw, ecco perché la usammo. Ub Iwerks si presentò con un piccolo microfono e uno speaker. L'ufficio di Walt aveva una finestrella di vetro sulla porta, così potevamo chiudere la porta e guardare attraverso il vetro per osservare il retro dello schermo. Roy Disney uscì dall'edificio con il proiettore, per proiettare le immagini da una finestra, così che il suono del proiettore non fosse troppo alto. Quando Roy cominciò a proiettare, io cominciai a suonare con la mia armonica a bocca e gli altri amici presero a colpire oggetti per creare degli effetti sonori. A quei tempi c'erano sputacchiere un po' dappertutto e se le colpivi con una matita producevano un "gong" bellissimo. Ci provammo varie volte, e facemmo dei turni. Quando fu il mio, ovviamente la musica non c'era, ma i rumori e le voci sembravano proprio reali. Era davvero emozionante, e soprattutto era la prova che un suono prodotto da un disegno poteva essere una cosa credibile".
Disse Terry Ramsaye: " L'irrefrenabile Topolino, attraverso l'incantevole espressione della sua psicologia, basata sul trionfo dell'ingenuo, la vittoria cosmica del cane bastonato, il potere del mansueto, ha reso omaggio a Chaplin diventando il suo successore in un importante settore del mondo del cinema" (1932).
I PERSONAGGI
Paperoga: In origine portava una sorta di parrucca bionda, con cui è apparso a partire dal 1966 anche nei comic books americani con disegni di Tony Strobol.
Paperina: Lo sapevate che anche Paperina ha avuto un alter ego superoistico? Si chiamava Paperinika e apparve per la prima volta nella storia Paperinika e il filo di Arianna del 1973.
Pippo: Curiosamente a Pippo nel film "Goofy and Wilbur", come nel successivo "Baggage Buster" (1941), vengono disegnate cinque dita al posto delle tradizionali quattro.
GLI AUTORI
Oltre a più di 450 storie ambientate nel mondo di Walt Disney, Romano Scarpa si è occupato anche di fumetti con altri personaggi. Tra questi spiccano l'orso Yogi di Hanna-Barbera; le due volpine Fix e Foxy create per il mercato tedesco da Rolf Kauka e il piccolo angelo ribelle Angelino, ideato da Paul Campani per una pubblicità animata di Carosello e pubblicato, su testi di Max Massimino Garnier, sul mensile "Girandola TV".
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