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LA STORIA DI TOPOLINO

QUESTA E’ L’ORA, CARI AMICI, GRANDI E PICCININ, ECCO A VOI, ECCO A VOI, ECCO TOPOLIN!

Ovvero, la nascita del topo più famoso in tutto il mondo...

Ci sono diverse versioni della genesi del personaggio di Topolino.
Gli studiosi del fumetto pensano che Topolino abbia avuto un predecessore, sia pure abbastanza diverso, in Ignatz Mouse, concepito dal disegnatore George Herriman nel 1910. Si trattava di un topo un po' maligno che si procurava dei mattoni con i quali colpire Krazy Kat.
Se sembra certo che l'elaborazione iniziale della personalità del nostro eroe sia dovuta interamente a Walt Disney (un giovane di Kansas City che aveva cominciato a realizzare animazioni nel suo garage negli anni 20), ricordiamo che fu il grande disegnatore Ub Iwerks a definire le fattezze di Topolino, oltre ad essere responsabile dell'animazione dei primi cinque film a lui dedicati. Un contributo valido deve essere riconosciuto anche alla moglie di Walt, Lilian, che suggerì l’attuale nome del personaggio (Mickey Mouse) in sostituzione a un altro troppo serioso per un topo, inizialmente destinatogli: Mortimer Mouse.Topolino
Nel 1928 W. Disney ed il suo collaboratore Ub Iwerks diedero così vita a Topolino che ebbe un felice esordio cinematografico in Steamboat Willie e, dal primo gennaio 1930, comparve sui giornali americani nella sezione dei fumetti. Steamboat Willie non fu il primo cartone animato ad avere una colonna sonora, ma il primo ad averla sincronizzata alle azioni! Anche se il segno grafico del primo Topolino fu, secondo lo stesso Disney, subordinato a criteri di risparmio e velocità di animazione, l’attenzione che venne data a questo lavoro fece del cortometraggio una pietra miliare!
Dal "topo di campagna" dei primi cortometraggi il Topolino di carta comincia a vivere in un'ambientazione urbana. E se i film sono ancora incentrati su una vena umoristica, il Topolino delle strisce di Floyd Gottfredson è lanciato verso l'avventura. Col passare del tempo il nostro eroe passa ormai agilmente dalla fantascienza, alla commedia, al western, alla spy story, alla parodia di film celebri, al racconto gotico.
In seguito, sempre grazie al disegno di Gottfredson, con grandi soggettisti del calibro di Ted Osborne e Merril de Maris, Topolino si trova spesso a dover risolvere dei casi. Nella storia Topolino e il mistero di Macchia Nera del 1938 collabora per la prima volta con il commissario Basettoni.
Oltre che sui quotidiani, le avventure "gialle" di Topolino vengono sviluppate anche su comic books, affidate a disegnatori come Bill Wright, Dick Moores, Phil DeLara, Frank McSauvage, Paul Murry, il cui Topolino diviene a suo modo un classico.

IL TOPOLINO ITALIANO


Dagli anni '40 comincia a formarsi un'importantissima e unica scuola di sceneggiatori e disegnatori italiana, che fa capo inizialmente a nomi come Giovan Battista Carpi che disegna un topo "mosso e slabbrato", Romano Scarpa che introduce con il suo personale segno, parente dell'essenziale ed espressiva "Linea Chiara" francese, un Topolino "pulito" e scattante (epocale il suo Topolino e l'unghia di Kalì), fino a Giorgio Cavazzano il cui stile tondo, "gonfio" e quasi caricaturale ha fatto scuola. Questi artisti inventano anche alcuni importanti comprimari del nostro eroe, come il pennuto Gancio, Trudy (la compagna di Gambadilegno) e Atomino Bip Bip.
Recentemente lo sceneggiatore Tito Faraci ha ripreso i temi polizieschi di Mickey Mouse in una serie di storie ispirata sia allo stile hard boiled della letteratura americana sia ai classici racconti noir del Topolino italiano, delineando un personaggio meno debitore dell'archetipo vincente dell'eroe americano, più maturo e crepuscolare.
Dalla metà degli anni '40 i cortometraggi con Topolino protagonista si diradano notevolmente per lasciare spazio essenzialmente a Paperino e Pippo, e col passare del tempo l'animazione sembra concedergli sempre meno attenzione. Gli ultimi due cortometraggi per il cinema sono Mickey's Christmast Carol (Il canto di Natale di Topolino, 1983) e The Prince and the Pauper (Il principe e il povero, 1990).

L’EVOLUZIONE GRAFICA


Fu negli anni che vanno dal 1930 al 1938 che Topolino, affidato alle matite di Ub Iwerks, poi di Win Smith e quindi a quelle del grande Floyd Gottfredson (inizialmente solo un sostituto temporaneo, poi si occuperà delle strisce quotidiane e delle tavole domenicali per oltre 40 anni), acquistò sulla carta stampata quella personalità e quei tratti che lo hanno reso famoso.
Già agli inizi degli anni trenta il Topolino disegnato e quello animato prendono due strade diverse, sia nelle storie che nello stile grafico, benché Gottfredson si affanni tentando di mantenere una continuità tra i due mezzi.
Il topolino del 1935 è un topo dalle dimensioni piuttosto minute, ha delle grosse orecchie tonde e nere, due guance paffutelle e due grandi occhi che spuntano da dietro il naso scuro ed allungato.Topolino 1935Le braccia e le gambe sono assai sottili. Topolino indossa degli strani pantaloncini rossi arricchiti da due bottoni gialli che hanno la stessa tinta dei suoi scarponcini e dei guanti. E' un personaggio allegro, simpatico e anche un po' dispettoso. Il suo peggior nemico è un bisbetico gattaccio nero dal pelo arruffato.
Nel 1940 nasce il Topolino con le pupille, a seguito di una scelta degli animatori di Fantasia per dare al personaggio maggiori possibilità espressive, e pochi anni dopo l'innovazione prende piede anche nelle strisce.
Periodicamente il personaggio perde e acquista la coda, e i calzoncini rossi corti con i due bottoni gialli si trasformano in pantaloni lunghi. Accade nel 1941, nel cortometraggio The little Whirlwind (Piccolo Turbine). Anche Gottfredson adegua definitivamente la versione di carta.
Il topolino dei cartoni animati, con le sue T-shirt con il colletto e il farfallino, è ormai modellato da Fred Moore anche fisicamente a partire dall'americano medio, e al topo morbido, snello e scattante delle strisce di Gottfredson si aggiunge dal 1943 quello più spigoloso dei comic books di Ken Hultgreen, poi affiancato da Harvey Eisemberg.
IL TOPOLINO MODERNO

Oggi Topolino ha acquistato una maggiore dinamicità nei tratti grafici e, pur coinvolto in avventure e misteri attuali, è riuscito a mantenere quelle caratteristiche che lo hanno consacrato come il topo più conosciuto e simpatico del nostro secolo.Topolino moderno
Ha grandi e rotonde orecchie nere, posate sull’estremità di un caschetto pure nero; grandi, pallide e paffutelle sono le sue guance, il naso è sporgente, nero e rotondeggiante all'estremità del muso; gli occhi sono enormi, ovali, neri e cerchiati, la bocca è larga e sorridente. Ha statura bassa e corporatura fragile, con braccia e gambe sottili, coda affusolata, sensibile ed espressiva. L'abbigliamento caratteristico comprende pantaloni lunghi rosso acceso, magliettina blu con le maniche al gomito; indossa inoltre scarpe gialle un po' grosse che fanno coppia con i guanti dello stesso colore. Bisogna però notare che l'abbigliamento cambia in relazione all'ambiente adattandosi alla situazione della vicenda particolare.
LA PERSONALITA’

Topolino è il più famoso dei personaggi Disney, affiancato da spalle divertenti come Pippo (Goofy), parimenti coraggiose come Pluto o a lui legate sentimentalmente come Minni (Minnie the Mouse).
La personalità di Topolino si delinea negli anni ‘30, nei cortometraggi e nelle prime storie a fumetti partorite dalla fantasia di Iwerks e di Gottfredson.
Topolino è il primo vero eroe dell'avventura a fumetti; le sue vicende sono sorridenti, ma il filo conduttore è la tensione. Egli si butta sempre allo sbaraglio ovunque: non esistono latitudini o longitudini capaci di intimidirlo.
Coraggioso e disponibile, fa con la stessa disinvoltura l'apprendista idraulico e il detective; nei suoi settanta anni di vita, ha coperto più ruoli e svolto più lavori di qualunque attore, dalla spia al giornalista, è in grado di svolgere qualsiasi professione o mestiere, anche se la sua specialità è l'investigazione privata.
Ha una cultura molto vasta benché non abbia mai frequentato degli studi regolari.
Dopo 4 o 5 anni dalla sua nascita Topolino si fece psicologicamente adulto e rappresentò l'eroe pronto ad ingaggiare lotte serrate contro i più temibili criminali, come Gambadilegno (Pet-Leg Pete) e Macchia Nera (The Blot) - a metà fra le macchiette e gli archetipi del furfante. Ironico, allegro, scanzonato Topolino assume per la prima volta il suo famoso ruolo di detective nella storia Topolino poliziotto e suo aiutante, apparsa sulle strisce dei quotidiani americani nel 1933. Successivamente si imborghesì diventando l'esempio emblematico del cittadino americano forte e leale, amante della giustizia.
Oggi è un piccolo topo galantuomo che si impegna a risolvere i casi polizieschi più complicati e confusi senza chiedere alcuna ricompensa: benché privo di superpoteri, usando l'astuzia, contribuisce sempre a far trionfare il Bene sul Male. Il suo carattere ottimista, la sua pronta intelligenza, il suo coraggio e la sua bontà d'animo fanno di Topolino quell'amico che tutti vorrebbero avere.
GLI AMICI

Topolino ha numerosi amici: il suo cane Pluto, Pippo maldestro compagno di imprese sempre nuove, l’impacciatissimo commissario Basettoni. Lo si vede anche spesso con l’eterna fidanzata Minni, inoltre vivono insieme a lui Tip e Tap, i due nipotini dei quali non si conosce con esattezza la provenienza. Topolino abita in una graziosa villetta ad un solo piano, con giardino; l’arredamento è moderno e confortevole.

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