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I PERSONAGGI DISNEY

PAPEROGA

Pasticcione, squinternato e scombinato, Paperoga cento ne pensa e... nemmeno una gli va a segno. Non si può affermare che sia un genio incompreso, dal momento che la "vittima" di turno (solitamente il cugino Paperino) comprende e prevede a perfezione in quali -e quanti- guai si andrà a cacciare seguendo le sue catastrofiche pensate.
Paperoga spiazza, destabilizza, fa vacillare le altrui certezze: stargli vicino significa mettere in dubbio che due più due faccia quattro e che il sole sia giallo. Tanta esuberanza si traduce anche in tanto entusiasmo nell'affrontare le cose piccole e grandi, quotidiane e non. Ed ecco spiegato come, nonostante l'impossibilità pratica a realizzare le sue idee, Paperoga riesca il più delle volte a trascinare qualcuno nei suoi progetti.
Ideato dagli americani Dick Kinney e Al Hubbard, Paperoga è stato creato in America nel 1963 per le avventure a fumetti destinate al mercato extra statunitense e approda l'anno successivo sulle pagine di "Topolino" insieme al gatto Malachia, che viene da lui regolarmente perseguitato. Sempre più sbadato e pasticcione, sempre più avulso da qualunque contesto reale, Paperoga è un ospite fisso delle pagine di Topolino dove, in compagnia di Paperino, si cimenta in avventure e mestieri che non riuscirà mai a portare a termine.
Paperoga indossa sempre una maglia e un berretto rosso con pon pon nero. Ha i capelli, neri e lunghi, più spettinati di tutta la famiglia dei paperi. Il suo nome italiano deriva da "Papero" + "Yoga", dato che nella sua storia di esordio su Topolino, Paperino e il fanatico igienista, il cugino di Paperino era un accanito seguace di questa disciplina orientale.

ARCHIMEDE

Archimede Archimede è un vero genio delle invenzioni, che studia, costruisce e spesso collauda nel suo laboratorio posto alla periferia di Paperopoli. La fisica e la matematica per lui non hanno misteri, al punto che, all'occorrenza, Archimede riesce persino a sovvertirne le leggi. Tale e tanta è la sua confidenza con formule e teoremi.
Una targa affissa all'ingresso del suo laboratorio avverte la potenziale clientela: "Voi aspettate, io invento". Archimede è spesso vittima di Zio Paperone che lo incarica, con margini di tempo ridottissimi e investimenti economici minimi, di costruirgli qualche incredibile macchinario. Spesso, però, le sofisticate invenzioni finiscono per cacciare Paperone e lo stesso Archimede in un mare di guai. Errore di calcolo? Oh, no...la colpa è del mondo che non è ancora "pronto" a ricevere tanta geniale arditezza!
Archimede appare per la prima volta nella storia Paperino e l'amuleto del cugino Gastone del Maggio del 1952, scritta e disegnata dal suo inventore Carl Barks. Con il passare degli anni la figura di Archimede, e soprattutto le sue invenzioni, si sono aggiornate ai tempi. Realtà virtuale e computer non sono che alcuni dei nuovi campi in cui la sua fantasia creativa opera. Recentemente alla figura di Archimede si è unita quella di suo nipote, una Giovane Marmotta di nome Newton, le cui storie vengono oggi perseguite da autori italiani.
Archimede è costantemente accompagnato da Edy, una lampadina vivente che lui stesso ha inventato. Il suo nome è un abbreviazione di quello di Thomas Alva Edison e gli stato assegnato dall'autore Guido Martina. In America, Edi si chiama semplicemente Helper (aiutante) e solo nella serie televisiva Ducktales è stato soprannominato Little Bulb (lampadina).

PAPERINA

Tanto sognatrice e dolce quanto capace di prendersela con il suo fidanzato Paperino, Paperina è uno dei personaggi più riusciti dell’universo Disney. Caratterizzata in maniera molto differente da Minni, Paperina non va orgogliosa del suo compagno ma ne è comunque inguaribilmente innamorata. La sua missione è quella di rendere Paperino un po’ più assennato. A poco o nulla, però, valgono i suoi sforzi, incluso quello di farlo ingelosire accettando a volte un pò sfrontatamente il corteggiamento del fortunatissimo cugino Gastone. Paperina è volubile, fiera delle sue amicizie altolocate e della sua appartenenza a svariati circoli culturali di Paperopoli a cui cerca, invano, di trascinare il fidanzato.
La sua prima apparizione, e il suo primo incontro con Paperino, risale al 1940, con il disegno animato Mr. Duck Steps Out. Tra i due è subito amore, anche se il primo appuntamento è funestato dalla perniciosa presenza di Qui, Quo e Qua. Imperdibile, per la caratterizzazione psicologica del personaggio, è la serie di storie "Il diario di Paperina" (titolo originale Daisy Duck’s Diary) pubblicate in un apposito comic book della collana "Four Color Comics"; le prime storie di questo ciclo sono state disegnate nel 1954 da Dick Moores.
Oggi Paperina, oltre a rimanere una perfetta donna di casa, ottima cuoca e capricciosa arredatrice, è diventata anche un’intraprendente e competitiva papera alla ricerca di diversivi e svaghi dalla monotonia dei lavori casalinghi.

LA BANDA BASSOTTI

Banda Bassotti La Banda Bassotti rappresenta uno dei problemi cronici di Zio Paperone. Quando la terribile Banda non è "al fresco" (rilasciati per buona condotta o semplicemente evasi), è garantito che stiano macchinando un piano per rapinare il deposito di Paperone. I loro piani per riuscire a mettere le mani sull'ingente fortuna del papero più ricco dell'universo sono quanto di più macchinoso e complesso immaginabile. Ma a nulla valgono i loro incessanti sforzi. Ogni tentativo è comunque destinato a fallire e la loro disonesta carriera subisce pause più o meno lunghe, dietro le sbarre.
La prima apparizione della Banda Bassotti, in una storia interamente dedicata a loro, si deve a Carl Barks: Paperino e la banda dei segugi del 1951. Da allora i Bassotti sono sempre rimasti tra i più amati personaggi "cattivi" del mondo dei Paperi e le loro apparizioni sono continue. Con il passare del tempo, gli sforzi dei Bassotti per tentare di rapinare Paperone si sono fatti sempre più sofisticati e anche geniali.
Oltre al gruppo originale, la Banda Bassotti può vantare succursali in ogni parte del mondo per non parlare di un'infinita serie di strampalati parenti, pronti ad apparire in caso di necessità. Ognuno dei Bassotti indossa una casacca rossa che reca sul davanti una targhetta con il rispettivo numero d'identificazione. Tutti tranne Nonno Bassotto, facilmente identificabile per la scritta "Grazia".

MINNI

Fidanzata di Topolino, di cui è il perfetto alter ego femminile, Minni è simpatica, operosa e dotata di un carattere piuttosto determinato. Questa graziosa fanciulla riesce a non farsi mai oscurare dall'innegabile protagonismo di Topolino, essendogli di sostegno e conforto in moltissime avventure. Adattandosi perfettamente allo scorrere del tempo e al mutare della figura della donna nella società, oggi più intraprendente e combattiva rispetto a settant'anni fa, Minni mantiene saldo il suo posto nel cuore di Topolino e ricopre un ruolo determinante al suo fianco. Minni nasce contemporaneamente a Topolino nel cortometraggio animato dal "Steamboat Willie" (Willie del vapore) nel 1928.
Le sue prime apparizioni, in perfetto accordo con lo spirito dei tempi, sono quelle della fanciulla indifesa che Topolino deve salvare dal cattivo di turno, spesso Gambadilegno.
E' il grande fumettista Floyd Gottfredson, soprattutto negli anni Trenta, a regalarle una forte caratterizzazione psicologica che poi è quella che conosciamo ancora oggi. Minni, spesso slegata dalla sua controparte maschile, è diventata una perfetta protagonista di storie "rosa" nel giornale a lei dedicato "Minni & Co..". Fortemente interessata ai problemi sociali e associata a decine di club filantropici, Minni trova in Clarabella la sua migliore amica e confidente. Grazie alla matita dell'animatore Fred Moore, all'inizio degli anni Quaranta, Minni ha subito un restyling grafico analogo a quello di Topolino. Il 1986 è un anno molto importante per Minni: in tutti i parchi dei divertimenti Disney viene acclamata personaggio dell'anno.

PIPPO

Pippo Pippo è il miglior amico di Topolino e costituisce uno dei personaggi più complessi dell'universo Disney. Pippo è ingenuo e sbadato (goofy in inglese significa "sciocco"). Ma non solo. Pippo è un libero pensatore, geniale e profondo, dall'animo estremamente sensibile e poetico. Innumerevoli sono le storie in cui Pippo assurge al ruolo di protagonista e contribuisce a risolvere, spesso in modo assurdo, i difficili casi con Topolino è alle prese. Distratto e assente, Pippo è libero di vivere una vita tutta sua, del tutto indipendente dalle mode e dai cambiamenti della società
Pippo appare per la prima volta nel 1932 nel disegno animato Mickey's Revue. Non è Pippo che conosciamo oggi: ha una curiosa barbetta e il suo aspetto è quello di un personaggio piuttosto anziano. In seguito, sia nel film che nei fumetti, Pippo assume il ruolo di combina guai o guastafeste, con il nome originale di Dippy the Dang, poi mutato nel Goofy che porta tutt'oggi. L'aspetto e il carattere che tutti conosciamo oggi si devono soprattutto all'arte del grande animatore Art Babbitt. Affinché diventi l'abituale compagno di Topolino, bisogna aspettare il 1936 e l'intervento di Bill Walsh e Floyd Gottfredson, nelle strisce quotidiane e nelle tavole domenicali, dove si presenta munito di scacciapensieri.
Pochi sanno che Pippo ha anche un fratello gemello, Pappo. Pappo, come è tradizione di famiglia, non è certo uno dei personaggi più "normali" della banda Disney. Scomparso in Africa, viene ritrovato, nei panni di Pippotarzan, dallo stesso Pippo. Ma, deciso a rinunciare alla civilità, Pappo sceglie di rimanere per sempre nella giungla.
L'albero genealogico di Pippo è ricchissimo di parenti, vissuti un po' in tutte le epoche storiche. Tra i suoi innumerevoli zii spiccano zio Sfrizzo (Uncle Wombat), un folle inventore creato nel 1951 da Floyd Gottfredson e Bill Walsh per la storia Topolino e la scatola tot toc, e l'efficientissima zia Tessie, protagonista di molte avventure scritte e disegnate in America negli anni Settanta.
Il primo cortometraggio che lancia Pippo come protagonista assoluto, senza il supporto degli amici Topolino e Paperino, si intitola Goofy and Wilbur, ed esce sugli schermi nel 1939.

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