PRONTO SOCCORSO
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Avvelenamento: il gatto può avvelenarsi ingerendo
direttamente una sostanza tossica oppure leccandosi il mantello precedentemente
contaminato (per esempio attraversando un frutteto appena trattato con
pesticidi). La stessa cosa accade quando si usano degli
insetticidi contro le pulci o la rogna non specifici per i
gatti; in questo caso i segni piú evidenti sono diarrea, vomito,
salivazione abbondante e convulsioni e, in attesa del veterinario, sarà
utile lavare abbondantemente il pelo con acqua e sapone. Un altro veleno
pericoloso per i gatti (con sintomatologia simile al caso precedente) è
il componente delle esche per lumache frequentemente utilizzate
negli orti e giardini. Può anche accadare che il gatto ingoi esche
per i topi che, a seconda della composizione, possono dare vomito,
diarrea, o emorraggie diffuse. Da non sottovalutare inoltre: le
vernici, le pitture e tutti i prodotti usati per il
trattamento del legno che, pur se tossici hanno un odore particolarmente
attraente per i gatti; il liquido antigelo il cui effetto
è quasi sempre fatale; alcune piante e fiori come la stella di
Natale, l'azalea, il rododendro, il
filodendro, l'oleandro,
l'edera, il vischio, il
mughetto ecc.
In caso di avvelenamento si potrebbe indurre il
vomito con una soluzione concentrata di acqua e sale da cucina o di acqua
ossigenata, ma è sempre rischioso e assolutamente controindicato se il
gatto è già in coma o comunque ha perso il riflesso della
deglutizione. Si sconsiglia nel modo piú assoluto di somministrare liquidi
come il latte, perchè a volte si peggiora una situazione già
precaria.
- Convulsioni: possono essere causate da avvelenamento, oppure essere
dovute a epilessia. In questo caso, l'animale inizia col
digrignare i denti, mastica a vuoto, emette schiuma dalla bocca, fa scatti
improvvisi con le zampe, ha emissione involontaria di feci e urine e può
perdere i sensi. Le crisi durano di solito pochi minuti e, se si verificano con
una certa frequenza, è meglio rivolgersi al veterinario che
prescriverà farmaci antiepilettici.
- Corpi estranei in bocca: possono essere frammenti
ossei o lische di pesce che, se non vengono rimossi
velocemente, possono creare seri problemi alla faringe o provocare soffocamento.
Allo scopo si impieghi una pinzetta, stando molto attenti a non ledere le mucose
della bocca o della faringe, causando emorraggie.
- Ferite e ascessi: in presenza di tracce di sangue si dovrà
innanzitutto localizzare la ferita e quindi rasare bene il pelo intorno, almeno
per una larghezza di 2-3 cm; la zona va poi lavata con una soluzione antisettica
non alcolica ed eventualmente fasciata. Se si tratta di una zampa, bisogna
ricordarsi di fasciare partendo dal basso, avvolgendo per primo il piede e poi
salendo lungo tutto l'arto (tenete la benda in giusta tensione durante
l'avvolgimento). Le ferite provocate dal morso o dal graffio di altri gatti
facilmente si infettano formando degli ascessi che, il piú delle volte,
necessitano dell'intervento del veterinario. Quando è presente un piccolo
ascesso, è sempre utile rasare il pelo su tutta la superficie interessata,
lavarla con una soluzione di acqua e sale da cucina (1 cucchiaino in un
bicchiere) e, una volta che è scoppiato, cercare di fare uscire tutto il
contenuto e lavare a fondo con la stessa soluzione.
- Incidente: se il gatto è ferito, è assolutamente
controindicato rimuoverlo dal luogo in cui si trova, a meno che non sia in mezzo
alla strada; in quel caso, lo si faccia scivolare delicatamente su un ripiano
rigido e, cercando di muoverlo il meno possibile lo si porti al piú presto
dal veterinario. E' bene non sollevare la testa per evitare che il contenuto
dello stomaco o il sangue possano ostruire le vie respiratorie. Il respiro
è una funzione importante e perciò si deve aiutare l'animale
togliendo l'eventuale collare, tirando delicatamente la lingua e liberando
narici o bocca qualora siano ostruite da sangue o terra. Durante il trasporto o
in attesa del veterinario, è meglio coprire l'animale con una coperta
leggera e tenerlo al caldo. Non somministrare mai liquidi o cibi solidi per
bocca nelle prime ore dopo un incidente.
- Punture di insetto: di solito danno solo sintomi locali cioè
tumefazione della parte colpita, arrossamento e dolore. Se si tratta di un'ape,
sarebbe utile togliere il pungiglione anche se è veramente difficile
individuarlo tra il pelo.
- Ustioni: possono essere causate dal contatto con liquidi bollenti o
sostanze chimiche irritanti, o anche dalla corrente
elettrica. Si deve subito applicare del ghiaccio o delle compresse di
acqua fredda e, se la causa è stata una sostanza corrosiva, si lavi
abbondantemente con acqua. Poi si può applicare della vaselina in attesa
dell'intervento del veterinario.
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