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: Univ. di Bergamo > Dipartimento di Scienze umane e sociali > Marco Lazzari > Tesi e prove finali

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Marco Lazzari: tesi di laurea e prove finali

Argomenti disponibili | Tesi di dottorato | Tesi di master | Tesi magistrali (e v.o.) | Tesi in corso | Prove discusse | Prove in corso

NON ACCETTO più prove finali di Scienze dell'educazione.
Non insegno più a SdE dal 2017 e cerco di dedicare agli studenti di Scienze pedagogiche e di Scienze della formazione il tempo che ho a disposizione per seguire tesi.
Grazie per la comprensione.

Scienze della formazione primaria.
La tesi di Scienze della formazione primaria è qualcosa di molto diverso dalle tesi degli altri corsi di laurea, quindi vanno bene le "regole di comportamento" che enuncio nel seguito, ma gli argomenti non hanno molto senso, è opportuno fare riferimento alla documentazione elaborata dal Corso di laurea e disponibile in piattaforma elearning.

Per chi chiede la tesi o la prova finale

I'm not trying to turn you into me; I'm trying to turn you into you.

Se non hai pazienza di leggere tutta questa pagina, non fai per me non faccio per te.

In questa pagina propongo qualche indicazione per chi vuole chiedermi di svolgere il ruolo di relatore di tesi o prova finale.
Se non vi va di leggere tutte le indicazioni che ho scritto, non è un buon primo passo nel percorso con me.

Qui tengo aggiornata, a scopo di orientamento, la lista delle tesi / prove finali che ho seguito o sto seguendo e di alcuni temi di ricerca che mi interessano. Siccome ormai seguo soltanto tesi magistrali, sarebbe il caso che i lavori avessero a che fare con le mie competenze specifiche e non solo con quelle metodologiche. Tradotto: non chiedetemi di seguire tesi su infanzia 0-3, pet therapy o educazione degli adulti, state perdendo il vostro tempo.

Per la natura dei lavori che facciamo, spesso le prove tesi con me richiedono tempo: io sono rispettoso dell'impegno previsto in termini di crediti, ma questo va sovente spalmato su tempi lunghi, perché di solito le mie tesi richiedono monitoraggi o esperimenti che hanno tempi e modalità che non si possono confinare nelle ultime tre settimane prima della sessione di laurea.
In particolare, le tesi nelle scuole prevedono sempre tempi lunghi per coordinare l'attività con quelle degli insegnanti con cui si coopera e per il fatto che il periodo utile per fare esperimenti è generalmente fra ottobre e aprile.

Per quanto riguarda le tesi di Scienze della formazione primaria, che hanno un'organizzazione tutta loro, i tempi sono dettati dalla scansione del tirocinio del quinto anno e non ho nulla da aggiungere.

Comunque, io seguo le tesi passo per passo e leggo e correggo gli elaborati capitolo per capitolo, quindi non si può pensare di fare e consegnare tutto due minuti prima della scadenza.

Una cosa che invece per me non conta è la media: chiaro che preferisco lavorare con studenti con media alta, ma non chiedo la media per accettare una persona in tesi.

Soprattutto per le tesi su temi tecnologici, sarebbe auspicabile una discreta capacità di lettura di testi scientifici in lingua inglese: nulla osta a che si faccia la tesi con me se non si sa l'inglese, però la cosa portebbe limitare la qualità del vostro lavoro.

Regole d'oro per chi vuol fare la tesi / prova finale con me

  1. Prima di qualunque altra cosa, leggete il regolamento tesi del Dipartimento.
  2. Prima di venire a parlarmi, leggete "Come si fa una tesi di laurea" di Umberto Eco.
  3. Prima di venire a parlarmi, leggete la lista dei temi di ricerca che mi interessano e quella delle tesi che ho già seguito.
  4. Consiglio vivamente di approfittare, quando c'è, della proposta del laboratorio di scrittura tesi.
  5. Se scopro che avete copiato / parafrasato da libri o siti Internet, vi faccio saltare la sessione.
  6. Se state lavorando alla tesi con me e decidete di posticipare la laurea, fatemelo sapere, grazie.
  7. Ci sono adempimenti burocratici e scadenze che variano da corso di laurea a corso di laurea: non è parte dei miei compiti conoscere le vostre scadenze e darvene notizia, vedete voi di non farvi scappare le scadenze.
  8. Da questa pagina è possibile scaricare un modello di impaginazione, vi consiglio vivamente di usarlo

Come fare per sopravvivere alla tesi con me

  1. Prima di tutto, la tesi NON è quel libretto che alla fine farete stampare e rilegare. Quello è il (un) prodotto finale. Ma prima c'è il processo. Che prevede che facciate varie cose, a seconda dei casi: esame della letteratura, realizzazione di esperimenti (in senso lato), somministrazione di questionari, interviste, raccolta e analisi di dati, e via di questo passo. Alla fine scriverete.
  2. Quando dico "esame della letteratura" intendo anche "ricerca della letteratura pertinente": io non sono di quei relatori che danno la bibliografia ai tesisti, per me trovare la bibliografia fa parte del processo di cui sopra e la bibliografia è un prodotto non secondario del lavoro di tesi.
  3. La tesi si chiama tesi perché dovete esprimere una tesi, ossia un'idea. Se alla fine della lettura mi pongo la domanda "Qual è l'idea?" e non mi so dare una risposta, probabilmente c'è qualcosa che non va.
    La prova finale si chiama prova finale perché alla fine del vostro percorso dovete dare prova di avere maturato qualche competenza. Più di quelle che avevate da matricole. Per dire, il copia e incolla lo sapevate fare già.
  4. Periodicamente il nostro Dipartimento organizza cicli di incontri di preparazione per i tesisti: introduzione alla prova finale / tesi, laboratorio di scrittura, laboratorio di formattazione. Cercate di frequentarli, è tempo bene speso, che vi farà guadagnare un sacco di tempo.
  5. Prima di cominciare a scrivere, leggete quanto ho pubblicato in Come si copia una tesi di laurea: potrà esservi utile quanto meno a evitare quegli errori ricorrenti che segnalo.
  6. State scrivendo un piccolo saggio, non un articolo da giornale, una cronaca o un post da blog. Adottate un registro narrativo adeguato. Evitate però di essere sussiegosi: siate seri, ma non seriosi.
  7. Per una vita ho lasciato liberi i tesisti di scegliersi un formato per i riferimenti bibliografici ma, visti i risultati, ora provo con indicazioni più precise: quando fate riferimenti alla letteratura, ossia quando volete attribuire una citazione (avete trascritto un passaggio di un certo autore) oppure volete far notare che l'idea che state "raccontando con le vostre parole" non è farina del vostro sacco, per favore, niente note a piè di pagina, usate il sistema autore-anno; in particolare, adoperate lo stile APA, ne trovate un agile manuale all'indirizzo https://dinamico2.unibg.it/lazzari/apa (vi basta imparare un sottoinsieme del tutto, ossia come si mettono in bibliografia libri, articoli di rivista e capitoli di libro); quando citate, mettete anche la pagina alla quale state facendo riferimento, a meno che non si tratti di un riferimento generico a un'idea diffusa nel testo che puntate.
  8. Quando vi mettete a scrivere, non cominciate dall'introduzione: per noi sarà l'ultima cosa. Cominciate dal primo capitolo.
  9. Usate il coretore ortgrfico. Fondamentalmente l'idea è: non costringetemi a sprecare il mio tempo a correggervi errori che potrebbe trovare anche il vostro cuginetto che è in quarta elementare (scuola primaria): rileggete, rileggete, rileggete. Caso mai fate dare un'occhiata al cuginetto prima di spedire a me.
  10. E poi rileggete.
  11. Tendenzialmente io correggo un capitolo per volta.
  12. Quando avete finito un capitolo, non precipitatevi a mandarmelo. Lasciatelo riposare un po'. Poi rileggetelo bene. Poi rileggetelo ancora. Possibilmente a voce alta. Se siete senza voce, usate un servizio di conversione text-to-speech, che vi genera un audio di quello che avete scritto. Non scherzo, io lo faccio spesso e mi serve per trovare errori oppure passaggi difficili da capire, che possono sfuggirmi quando leggo. Ormai anche Word sa leggere i testi.
  13. Magari chiedete di rileggere il capitolo a qualcuno che ha la pazienza di assecondarvi e l'onestà di segnalarvi gli errori. Qui non mi sto riferendo all'ortografia, che vi ha già sistemato vostro cugino, ma al discorso, al senso.
  14. Ogni volta che mi mandate un capitolo, fatemi trovare in fondo la Bibliografia (completa: se mi mandate il capitolo 3, ci devo vedere anche i testi di pertinenza dell'1 e del 2) e l'indice aggiornato (se l'avete fatto come si deve, ci vuole una frazione di secondo per aggiornarlo).
  15. === ATTENZIONE: IL LINK AL SOFTWARE ANTIPLAGIO È SOLO PER I MIEI TESISTI (mi sono arrivate tesi destinate ad altri colleghi, per questo mi tocca specificare) ===
    Per consegnarmi il file, non speditemelo via mail: invece andate a inserirlo nel servizio antiplagio dell'Università di Bergamo. Si tratta di un programma che cerca di capire se avete copiato: non offendetevi se ve lo dico, il fatto è che la maggioranza degli studenti copia. Magari non per malizia, solo per ingenuità e ignoranza delle regole del gioco. Ma l'ignoranza non è ammessa. La malizia tanto meno. L'ingenuità, è ora di farsela passare. Quindi andate all'indirizzo https://app.compilatio.net/v5/document-submission/IPW-Z9 e caricate il file (occhio che chiede conferma e non si nota il pulsante). Se avete qualche indicazione per me, la potete scrivere nel campo "Descrizione", che mi viene inviato via mail con la notifica della consegna.
  16. A proposito di copiatura: la cosa più orrenda che mi potete dire (parlo per esperienza) è che non avete copiato da nessun libro, ma avete usato i vostri appunti delle superiori.
    A parte il fatto che è disarmante che dopo anni di università vi rifugiate nei vostri appunti delle superiori per fare una ricerca bibliografica, dovrebbe comunque esservi evidente che se dico che una pagina è copiata e voi l'avete presa dai vostri appunti, probabilmente dipende dal fatto che la vostra professoressa in aula leggeva brani di libri, pagine web o Wikipedia che dir si voglia.
    Per quanto mi riguarda, la vostra insegnante è libera di fare didattica come le pare, ma voi non potete consegnare un documento ufficiale come la tesi, che viene messa agli atti di un ente pubblico come l'università, infilandoci dei plagi.
    E comunque, se avete riportato i vostri appunti, che avete preso registrando sul foglio quello che diceva qualcuno in aula, significa che non mi state proponendo farina del vostro sacco.
  17. Appena posso, vi contatto per le correzioni, che vi mando per posta o vi comunico a ricevimento, a seconda dei casi e delle situazioni.
  18. Ricordate sempre che io vi voglio bene, a tutti e a ciascuno (specie se sapete scrivere), ma non sono lo sportellista della Segreteria studenti, che quando finalmente è il vostro turno serve voi: quando mi mandate il file, può essere che io abbia anche altro da fare, come lezioni, riunioni, convegni, colloqui, compiti istituzionali, altri tesisti. Imparate a muovervi per tempo e a dominare l'ansia (se però non vi rispondo entro 10 giorni, sollecitatemi).
  19. Per approvarvi la domanda di laurea ho bisogno di avere prove del fatto che avete lavorato e scritto almeno una parte del testo.
  20. Per quanto riguarda la data di consegna, l'importante è che carichiate entro il termine il PDF per la Segreteria: per la mia copia cartacea, non c'è fretta, mi va bene se me la portate la prima volta che capita, oppure la lasciate agli uscieri perché me la recapitino.
  21. Di solito cerco di farvi un prova del discorso, un momento in cui ci si trova con tutti gli altri (miei) tesisti della sessione e si prova a dire quel che si proporrà alla Commissione. Nessun obbligo. Prima di allora vi dico come dev'essere organizzato il discorso.
  22. Come non dovrebbe essere difficile immaginare da questa lettura, è raro che io vi possa riuscire simpatico prima del secondo terzo capitolo. Se ci arrivate, ho qualche chance. D'altronde, non è quello il nostro obiettivo: come dice il Maestro Shifu «Io non cerco di trasformare te in me, io cerco di trasformare te in te».

La questione dei ringraziamenti

A me non piace la pagina dei ringraziamenti, ma se proprio ne avete da fare, fateli in fondo, prima della bibliografia, non metteteli davanti a tutto, perché generalmente infastidiscono chi sfoglia la tesi – e però non metteteli dopo la bibliografia, perché chi sfoglia all’indietro la possa trovare subito senza incappare nei vostri languori dell’una di notte dell’ultimo giorno prima della consegna.

A una cosa tengo: non ringraziate me, se sono stato il vostro relatore. Fare il relatore è parte del mio mestiere, lasciate perdere i ringraziamenti – io non sono di quelli che si offendono se non scrivete nero su bianco delle loro impareggiabili virtù. Una preghiera per me, sì, quella è gradita.

Alcuni colleghi gradiscono essere ringraziati se fanno da correlatori: vedete voi. Tenete comunque presente che i professori a contratto normalmente fanno i (cor)relatori in totale gratuità (cioè non sarebbe parte dei loro compiti seguirvi e presenziare alla seduta di laurea), quindi magari per loro un bel grazie non stonerebbe. Se colleghi altri dal relatore e dal correlatore vi hanno dato una mano, quelli sì, ringraziateli.

Soprattutto ringraziate gli eventuali soggetti esterni all’Università che sono stati a vario titolo coinvolti nel vostro lavoro: la Comunità di Impostori Cronici presso la quale avete fatto tirocinio e interviste per la tesi, la società di comunicazione multimediale dove avete sviluppato il sito con cui mettete in pratica le vostre ipotesi teoriche, le maestre della scuola primaria dove avete fatto sperimentazione di informatica con i bambini di seconda scoprendo che sono più bravi di voi.

Se poi siete di quelli che a tutti i costi vogliono ringraziare mamma e papà per l’opportunità che vi hanno dato, la fidanzata o il fidanzato o tutti e due per la pazienza con la quale hanno saputo attendervi e l’impazienza con cui hanno saputo spronarvi, qualcuno che da lassù vi ha guardati giù e via di questo passo, fatelo pure, ma sappiate che non siete troppo originali, che qualcuno in commissione potrebbe storcere il naso e guardarvi male e che tutti i soggetti summenzionati, a parte quelli che vi guardano da lassù, fareste meglio ad abbracciarli invece che sprecare inchiostro (o toner).

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Argomenti che mi interessano

Propongo qui una lista di argomenti per la tesi di laurea che mi interessano.

O vi vanno bene questi temi, oppure venite con una idea forte alternativa. Richieste vaghe (Vorrei fare una tesi su Internet) o temi generici (Vorrei occuparmi di informatica nella scuola) non sono graditi.
Venite con una proposta concreta. Non ditemi: voglio fare una tesi sui social networks; ditemi piuttosto: voglio fare una tesi sull'uso di Facebook Instagram fra gli adolescenti Sikh nelle province di Brescia, Cremona, Mantova, Parma e Reggio Emilia, perché mi sono informato e so che...

Ecco la lista:

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Lavori in corso (argomenti)

Lista dei titoli (provvisori) delle tesi in corso e loro distribuzione (ipotetica) per sessioni future.

Tesi in corso
Prove in corso Da diversi anni non insegno in triennale e non seguo prove finali.

Lavori finiti

Elenchi dei lavori e dei rispettivi autori, ordinati cronologicamente.

Tesi magistrali (e v.o.)
Prove finali
Tesi di dottorato
Tesi di master

ESERCIZIO MAGGIO 2023

Per il laboratorio di formattazione tesi di maggio 2023 ho preparato una pagina con materiali per affrontare un esercizio sfidante.

CALCOLO MEDIA ESAMI

Siccome nessuno sa come si calcola la media degli esami universitari, ho preparato una spiegazione, che vale per il Dipartimento di Scienze umane e sociali dell'università di Bergamo.

FILE WORD PER LA TESI

Per venire incontro a chi deve impaginare la tesi di laurea, ho preparato un file Word che rispetta le norme tipografiche dell'Ateneo, con aggiunte stilistiche per facilitare la formattazione: c'è uno stile standard, uno per le citazioni, uno per le voci bibliogafiche. Citazioni e bibliografia sono nel primo modo che mi è venuto in mente, voi scegliete quello che fa per voi (o che vi indica il vostro relatore).
Niente di ufficiale, chi vuole usarlo faccia pure: se scoprite qualche magagna, segnalatemela.
Verificate anche che sia sempre in linea con le indicazioni di Ateneo, io non sto tutti i momenti a rileggerle. Se non lo è ditemelo.
Ha un frontespizio da tesi magistrale, se siete della triennale eliminate il testo della prima pagina (occhio a cancellare, perché se fate saltare la numerazione pari e dispari, poi non siete più capaci di rimetterla) e usate il frontespizio ufficiale (lo dovete consegnare come file a parte, non cercate di incastrarlo nel file del vostro testo).
È un file Word di 42 KB - ultimo aggiornamento: 13/6/2024; c'è anche una versione PDF, si sa mai che con la vostra versione di Word non vediate le cose per benino.

COME SI CITA

Ho preparato anche una breve raccolta (non esaustiva) di esempi di come si possono fare le citazioni in una tesi / prova finale.

COME SI COPIA

Da non mancare: comesicopiaunatesidilaurea.it (provare per credere)

Pagine amiche

PLURIVERSIRADIO, podcasting dall'Università di Bergamo

Bosco didattico di Castelleone, progetto per la Provincia di Cremona

Ecomuseo del territorio della provincia di Cremona

Informatica umanistica, risorse Web


Marco Lazzari, tesi e prove finali, https://dinamico2.unibg.it/lazzari/tesi.htm

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