Aggiornamento:
Il Camino de Santiago sta vivendo, dalla fine degli anni Ottanta a oggi, un’autentica “seconda età dell’oro”, dopo i fasti dell’epoca medievale.
Da quella che sembrava legata a un’antica tradizione destinata a scomparire, la ruta jacobea è diventata una strada attraversata ogni anno da un numero di persone sempre più elevato e dalle provenienze più remote, in misura tale da rappresentare un vero e proprio fenomeno della modernità.
Alla realtà odierna del Camino si avvicinano persone, enti privati e pubblici con le motivazioni più disparate, tutte però riconducibili alla forte attrazione che l’esperienza del pellegrinaggio esercita sull’essere umano.
Fin dai tempi più antichi, ampia importanza rivestivano coloro che fornivano l’aiuto necessario a coprire ogni esigenza del pellegrino. Come abbiamo visto, infatti, istituzioni religiose, laiche, ma anche individui comuni hanno contribuito all’organizzazione e alla diffusione del Camino lungo tutta la sua storia.
Ai giorni nostri questa partecipazione è ancora maggiore, in virtù della crescita d’interesse verso il pellegrinaggio: decine di associazioni e centri studi spagnoli e stranieri si aggiungono a enti ecclesiastici e amministrazioni nello sforzo di tutelare il prezioso mondo giacobeo.
Sono proprio le associazioni che operano a più stretto contatto col pellegrino, offrendogli servizi atti ad andare incontro alle sue esigenze primarie: ospitalità nei rifugi e una continua assistenza favoriscono la soluzione dei problemi pratici con i quali si scontra l’homo peregrinus.
L’efficienza di queste istituzioni civili è ampiamente riconosciuta, e rappresenta un motivo d’orgoglio per l’uomo moderno in un’epoca in cui individualismo e rapporti di forza sembrano regolare il mondo.
In quanto vero e proprio fenomeno sociale, il pellegrinaggio influenza la società attuale in base ad alcuni fattori non esenti da rischi di varia natura. Questi fattori si possono dividere in1:
Come si può notare, in alcuni casi il limite tra impatto positivo e negativo di un fattore è assai sfuggevole, e come conseguenza principale può portare alla perdita del valore originario del Camino, riconducibile a una spiritualità che rende l’esperienza del viaggio verso Santiago de Compostela una combinazione di interiorità (il personale rapporto col santo e coi luoghi che si attraversano) ed esteriorità (l’incontro e la condivisione con gente sempre diversa), definita efficacemente dallo studioso galiziano José Leira López come segue.
Il Camino è una manifestazione di fede. [...] Un vivo contatto con la natura, un buon esercizio nel quale si combinano, in armonia, corpo e spirito. Il piacere della varietà e della ricchezza culturale. L’amicizia tra i pellegrini. L’immagine della nostra propria vita, un cammino verso l’interno...3
Il Camino de Santiago, inoltre, possiede alcuni elementi caratteristici che lo distinguono dagli altri pellegrinaggi e lo distanziano da tutte le attuali forme di viaggio dai connotati puramente turistici:
Dedichiamo questo paragrafo a una breve analisi statistica del fenomeno del Camino de Santiago nell’attualità.
Molti dei dati raccolti si riferiscono al periodo tra il 1992 e il 2002.
In particolare, viene riportato il numero annuale di pellegrini che hanno ottenuto la “Compostela” una volta arrivati a Santiago, dopo aver percorso una delle vie giacobee, delle quali la più utilizzata rimane di gran lunga il Camino Francés.
Come si potrà osservare, il numero dei pellegrini nei due ultimi Anni Santi (1993 e 1999) supera di gran lunga quello relativo agli altri anni. Nel 2004, prossimo Anno Santo, si prevede un afflusso ancora maggiore.
Nelle altre tabelle si incontrano la suddivisione del numero di pellegrini per mezzo di trasporto impiegato, sesso, età, professione e nazionalità.
Per i dati relativi agli anni dal 1992 al 2001 e i dati parziali del 2003, la fonte è l'Ufficio del Pellegrino di Santiago de Compostela; tali dati sono consultabili sul sito web dell’Arcivescovato di Santiago, www.archicompostela.org. Per l’anno 2002, la fonte è il numero di gennaio della rivista Compostela, redatta dallo stesso Ufficio.
Dell’anno attuale 2003, disponiamo del numero di pellegrini che hanno registrato il loro arrivo durante i primi nove mesi dell’anno, numero destinato a crescere con gli ultimi tre mesi restanti.
ANNO | PELLEGRINI | %+/- |
---|---|---|
1992 | 9.764 | (+34,2) |
1993* | 99.436 | +918,4 |
1994 | 15.863 | -84,0 |
1995 | 19.821 | +25,0 |
1996 | 23.218 | +17,1 |
1997 | 25.179 | +8,4 |
1998 | 30.126 | +19,7 |
1999* | 154.613 | +413,2 |
2000 | 55.004 | -64,47 |
2001 | 61.418 | +11,7 |
2002 | 68.952 | +12,3 |
2003 | 68.355** | +6,8** |
*Anno Santo
** Dati parziali relativi ai primi 9 mesi dell’anno. La percentuale fa riferimento all'incremento rispetto al numero di pellegrini arrivati nei primi nove mesi del 2002 (64.012).
Grafico 1 Numero annuale di pellegrini giunti a Santiago de Compostela dal 1992 al 2003.
MEZZO DI TRASPORTO | ANNI DAL 1992 AL 2002 | % |
---|---|---|
A PIEDI | 424.457 | 75,3 |
BICICLETTA | 130.596 | 23,2 |
CAVALLO | 2.684 | 0,5 |
ALTRO | 1.511 | 0,3 |
N/D | 4.146 | 0,7 |
SESSO | ANNI DAL 1992 AL 2002 | % |
---|---|---|
MASCHILE | 346.594 | 61,5 |
FEMMINILE | 216.564 | 38,4 |
N/D | 236 | 0,1 |
ETÀ | ANNI DAL 1992 AL 2002 | % |
---|---|---|
< 30 | 284.610 | 50,5 |
30-60 | 243.866 | 43,3 |
> 60 | 30.225 | 5,3 |
N/D | 4.693 | 0,9 |
MOTIVAZIONE | ANNI DAL 1992 AL 2002 | % |
---|---|---|
RELIGIOSA* | 369.012 | 65,5 |
RELIGIOSO-CULTURALE | 167.627 | 29,7 |
CULTURALE | 26.529 | 4,71 |
N/D | 226 | 0,1 |
*Compresa la motivazione "Spirituale"
PROFESSIONE | ANNI DAL 1992 AL 2002 | % |
---|---|---|
STUDENTI | 203.338 | 36,1 |
LIBERI PROFESSIONISTI | 63.374 | 11,3 |
IMPIEGATI | 58.663 | 10,4 |
TECNICI | 54.087 | 9,6 |
INSEGNANTI | 42.154 | 7,5 |
OPERAI | 34.905 | 6,2 |
FUNZIONARI | 29.528 | 5,2 |
PENSIONATI | 27.737 | 4,9 |
CASALINGHE | 18.146 | 3,2 |
RELIGIOSI E SACERDOTI | 6.255 | 1,1 |
ALTRO | 17.401 | 3,1 |
N/D | 7.896 | 1,4 |
ANNo | AMERICA DEL NORD | AMERICA DEL SUD | OCEANIA | ASIA | AFRICA | ALTRI | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1999* | 149.328 | 2.258 | 2.544 | 117 | 192 | 43 | 131 |
2000 | 50.411 | 1.539 | 2.172 | 721 | 117 | 44 | 9 |
2001 | 56.049 | 2.200 | 2.147 | 817 | 133 | 72 | 0 |
2002 | 63.849 | 2.739 | 1.566 | 469 | 206 | 123 | 0 |
Totale | 319.637 | 8.736 | 8.429 | 2.124 | 648 | 282 | 140 |
% | 92,9 | 2,9 | 2,8 | 0,9 | 0,4 | 0,2 | 0,1 |
*Anno Santo
**Del totale, 221.482 sono spagnoli (69,29%)
ANNO | SPAGNA | FRANCIA | GERMANIA | ITALIA | BELGIO | PORTOG. | OLANDA | INGHILT. | ALTRI |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1999* | 135.852 | 4.016 | 2.606 | 1.597 | 1.048 | 1.144 | 992 | 770 | 1.895 |
2000 | 37.069 | 3.926 | 2.833 | 1.865 | 1.136 | 579 | 843 | 754 | 1.406 |
2001 | 39.429 | 4.278 | 3.693 | 2.601 | 1.118 | 974 | 974 | 982 | 2.000 |
2002 | 42.495 | 4.891 | 5.087 | 3.337 | 1.144 | 1.442 | 1.134 | 1.098 | 3.401 |
Totale | 254.845 | 17.111 | 14.219 | 9.400 | 4.446 | 4.139 | 3.943 | 3.604 | 8.702 |
% | 79,5 | 5,4 | 4,5 | 2,9 | 1,4 | 1,3 | 1,2 | 1,1 | 2,7 |
*Anno Santo
1 Cfr. Esquema 2, p.23-24, Antón Álvarez Sousa, Homo Peregrinus, Edicións Xerais, Vigo 1999. Ritorno al testo
2 Esperti sostengono che in certi casi l’accesso ai luoghi culturali dovrebbe essere regolato per evitare il deterioramento degli stessi provocato dalla noncuranza e dall’eccessiva affluenza di pellegrini e turisti. Ritorno al testo
3 Antón Álvarez Sousa, Homo Peregrinus, Xerais, Vigo 1999, p. 151. Traduzione personale del testo originale, scritto in gallego (galiziano). Ritorno al testo
4 Robert Plotz, “Homo Viator”, in AA.VV., Santiago- Al Andalus. Diálogos artísticos para un milenio, Xunta de Galicia, Santiago de Compostela 1997, p.203. Ritorno al testo
Prosegue con: Il Camino de Santiago come comunità reale.