Chiave 1 - Salta alla bacheca con avvisi vari oppure Chiave 2 - Salta al corpo della pagina

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

::: Univ. di Bergamo > Facoltà di Lettere e Filosofia > Marco Lazzari > Santiago > Daniele Biella > Camino de Santiago tra realtą e virtuale

Aggiornamento:

Salta al corpo della pagina
I capitoli:
I sottocapitoli:

Il Camino oggi: convergenze tra realtà e comunità virtuale

Convergenze tra realtà e comunità virtuale: una specificità del Camino

Alla luce di quanto detto finora a proposito dell'idea di “comunità” e del suo rapporto con il Camino de Santiago, ci si trova di fronte ad una doppia caratterizzazione:

Del primo aspetto abbiamo parlato nel paragrafo precedente, analizzando in che modo e su quali basi si forma la comunità reale di pellegrini in viaggio verso Santiago, comunità per alcuni aspetti unica nel suo genere perché dotata di una doppia particolarità: è itinerante, in quanto si forma e si sviluppa in viaggio; è dinamica poiché il ricambio dei suoi membri è continuo1 .

In particolare, abbiamo inizialmente preso in considerazione la spinta fornita da tradizione e religione per la nascita e lo sviluppo dello spirito giacobeo, per poi vedere come anche l'attualità concorra a questo sviluppo, inquadrando il Camino come esperienza prima di tutto europea e in un secondo tempo universale.

Alla comunità virtuale che ha come elemento unificatore l'interesse verso il Camino de Santiago, invece, abbiamo dedicato il capitolo terzo, definendone il concetto, le sue ramificazioni all'interno della Rete e la sua importanza a livello informativo e unificante.

Pur partendo da un punto di vista puramente teorico, la comunità virtuale giacobea si ritrova a possedere molte concretizzazioni nella realtà quotidiana, così come avviene per le più funzionanti comunità virtuali.

L'approccio che adottiamo qui di seguito tiene conto di tutti gli elementi originari dei due modelli aggregativi e a essi aggiunge una visione del tutto inedita, che darà luogo a importanti risultati.

Il nuovo punto di vista a cui ci riferiamo non è altro che la constatazione di un fatto concreto: elementi dell'uno e dell'altro modello, attraverso forme e sfumature che analizzeremo, presentano numerosi aspetti comuni.

Le considerazioni sul tipo di comunicazione che si instaura fra i protagonisti e, più ancora, sul loro grado di partecipazione, risulteranno fondamentali ai fini del nostro discorso, proprio perché daranno la possibilità di ipotizzare una rappresentazione schematica che tenga in considerazione tutte le relazioni tra elementi virtuali e reali del pellegrinaggio a Santiago de Compostela.

In altre parole, si assiste ad una condivisione a più livelli: da una parte, forme di comunità virtuale dai forti connotati reali; dall'altra, aspetti comunicativi legati alla realtà del pellegrinaggio che, nella loro realizzazione pratica, contengono solide componenti ideali, quindi virtuali.

Queste convergenze, che si instaurano all'interno di quel vasto spazio che riunisce mondo reale e comunità virtuale, rappresentano una vera e propria specificità del Camino de Santiago.

Spieghiamo ora in modo più approfondito l'ambito della nostra analisi, elencando gli elementi di convergenza di ciascuno dei due gruppi, per poi confrontarli e impostare lo schema di rappresentazione relativo.

Sfumature reali di elementi della comunità virtuale giacobea

Gli elementi della comunità virtuale che contengono riferimenti alla realtà corrispondono all'insieme dei vari siti e dei micromondi di ambiente-internet, aventi come oggetto il Camino de Santiago: di essi abbiamo fornito un'ampia descrizione nel terzo capitolo.

In ognuno abbiamo riscontrato il forte valore sociale e di aggregazione, in quanto rappresentanti della volontà umana di ritrovare nella Rete un luogo familiare e, per molti versi, speculare al mondo fisico. Essi si dividono in: siti a contenuto vario, siti “personali”, chat, gruppi di discussione e liste di discussione.

Sfumature virtuali di elementi della comunità reale giacobea

Il pellegrino che percorre il Camino de Santiago entra a far parte di una comunità le cui caratteristiche principali sono la condivisione di fatiche e gioie, la possibilità di fare incontri del tutto inediti e l'espressione di nobili sentimenti umani.

Il rapporto esclusivo con i luoghi che attraversa, la natura molte volte incontaminata, l'umanità delle persone che vivono lungo il Camino, stimolano il viandante a una forte spiritualità che attribuisce un significato assai profondo al pellegrinaggio.

Questa spiritualità permette all’uomo, per certi versi, di superare il confine tra realtà e immaginazione, con l’aiuto di alcuni elementi reali. Tali elementi, atti a instaurare una comunicazione tra pellegrini, sono dotati di un contenuto ideale al quale il pellegrino si avvicina, anche in questo caso5 , per gradi.

Gli elementi in questione sono: Rete di Pellegrini, Pellegrini “sfiorati”, Segni, Libri del Pellegrino e Messaggi “in cammino”.

Schema di rappresentazione delle convergenze

A seconda del grado di sfumature reali o virtuali che assume ogni elemento analizzato di ciascun gruppo, definiamo cinque livelli, ai quali assegniamo dei valori ascendenti18 che vanno, nel primo caso, da R1 a R5; nel secondo, da V1 a V5.

Le lettere "R" e "V" si riferiscono rispettivamente a "realtà" e "virtualità".

Elenchiamo nelle tabelle 9 e 10 i coefficienti di ciascun elemento dei due tipi di comunità, che indichiamo con Camino Virtuale (Comunità virtuale con sfumature verso la realtà) e Camino Reale (Comunità reale con sfumature verso la virtualità).

Tabella 9 Elementi del Camino Virtuale
CAMINO VIRTUALE COEFF.
Siti informativi e a contenuto vario R1
Siti "personali" R2
Chat R3
Gruppi di discussione R4
Liste di discussione R5
Tabella 10 Elementi del Camino Reale
CAMINO REALE COEFF.
Rete di Pellegrini V1
Pellegrini "sfiorati" V2
Segni V3
Libri del Pellegrino V4
Messaggi "in cammino" V5

Come si può notare, il numero degli elementi è lo stesso in entrambi i gruppi.

Con l'aumentare del valore del coefficiente numerico, nel Camino Virtuale aumenta il grado di realtà posseduto dalla comunità virtuale, in corrispondenza dell'aumento di partecipazione dell'utente alle varie forme di comunicazione mediata: a differenza della normale consultazione di un sito, la partecipazione alle liste di discussione presuppone un impegno molto più “personale”, come abbiamo visto, legato alle relazioni tra individui e alle loro esperienze nella realtà.

Lungo il Camino Reale quanto detto si ripete invertendo i valori: è il grado di virtualità che cresce, con l'aumentare del carattere personale della comunicazione. La Rete di Pellegrini non possiede quel rapporto diretto tra partecipanti all'atto comunicativo che i Messaggi "in cammino" possiedono; rapporto che esprime il grado massimo di partecipazione virtuale ad un evento reale quale è la scrittura di un messaggio con carta e penna.

È interessante notare, inoltre, come sussista una forte relazione tra gli elementi dei due gruppi aventi il medesimo coefficiente numerico: il tipo di relazione che si verifica si basa sulle similitudini che possiedono entrambi gli elementi, al punto da rappresentare una biunivocità per certi versi sorprendente trattandosi di elementi assai eterogenei.

Questo rapporto diretto e a due direzioni prende forma grazie alle simili caratteristiche comunicative di ciascun elemento, pur partendo da contesti opposti, basati rispettivamente su virtualità e realtà.

Analizziamo nel dettaglio le corrispondenze fra i due gruppi.

Arrivati a questo punto, si è in grado di tracciare lo schema di rappresentazione delle convergenze, che riassume quanto detto finora permettendo una visualizzazione grafica del fenomeno. In tale schema è presente una doppia modalità di rappresentazione:

Grafico

Grafico 2 - Schema di rappresentazione delle convergenze tra Realtà e Comunità Virtuale nel pellegrinaggio a Santiago de Compostela20 .

 

Lo schema, che tiene conto di tutti i possibili rapporti tra un'esperienza reale come il pellegrinaggio compostellano, e la comunità virtuale, un'entità che ha come unica componente reale la persona davanti al computer (che annulla la sua fisicità per entrare nel mondo immaginario della Rete), risulta assai significativo per comprendere quanto questi rapporti possano aiutare e completare la comunicazione fra individui e la loro volontà di instaurare una relazione che duri nel tempo.

Inoltre, attraverso la consolidata presenza di aspetti legati alla virtualità in alcuni elementi caratteristici della comunità reale di pellegrini, si può constatare quanto il confine tra mondo reale e mondo virtuale sia soggetto a sfumature e, come tale, ricco di significati, rappresentazioni e potenzialità.

In ulteriore e conclusivo supporto a quanto detto fino a questo punto, l'ultimo paragrafo prende in considerazione il protagonista di questa tesi, il pellegrino del terzo millennio, al quale è stato chiesto di fornire la propria opinione proprio a riguardo dei rapporti tra Camino de Santiago, realtà e comunità virtuale.

Note

1 Ogni giorno ci sono pellegrini che concludono il Camino e altri che lo iniziano. Ritorno al testo

2 La presenza in essi di chat, forum o di una e-mail di riferimento dà la possibilità all'utente di instaurare un certo tipo di relazione dialogica. Ritorno al testo

3 Nel mondo a volte “pseudoreale” delle chat, l'identità di una persona non è mai completamente chiara in quanto “coperta” da soprannomi. Ritorno al testo

4 Il termine newsgroup, con la quale essi vengono definiti in inglese, contiene la parola news, notizie. Ritorno al testo

5 Allo stesso modo con cui, come abbiamo visto nel sottoparagrafo precedente un utente della Rete si avvicina gradualmente agli elementi del Camino Virtuale che convergono nel reale. Vedremo poi che a ogni elemento virtuale con tendenze al reale corrisponde un elemento di carattere opposto. Ritorno al testo

6 Considerando quindi tutti i pellegrini che si sono recati a Santiago nel corso dei secoli fino a oggi, e quelli che lo faranno in futuro. Ritorno al testo

7 La quasi totalità dei pellegrini che il sottoscritto ha intervistato ritiene opportuno parlare del Camino come comunità virtuale comprendendo anche tutte le persone con le quali non si verrà in contatto. Ritorno al testo

8 Intendiamo con il termine “mistico” l'unione delle parole “sacro” e “profano”. Ritorno al testo

9 Vedi cap. 2.2.3. Ritorno al testo

10 La fuente si può vedere anche attraverso una webcam, sul sito www.irache.com/hfowc.htm. Ritorno al testo

11 Vedi cap. 4.2.1. È usanza che il pellegrino lasci una pietra (spesso portata da “casa”) per ogni persona che riveste un'importanza speciale nella sua vita. Ritorno al testo

12 Quasi in ogni rifugio ci sono persone (spesso gli stessi albergatori) che danno consigli di ogni tipo, curano vesciche e dolori, creano una convivialità ottimale per il pellegrino. Come mi è capitato di sperimentare, a volte dispense e frigoriferi pieni accolgono il pellegrino alla fine della giornata. Ritorno al testo

13 Riportiamo tre estratti del libro del pellegrino del rifugio di San Nicolás de Puente Fitero (Burgos), gestito dall'italiana Confraternita di San Jacopo di Compostela: “El lugar te hace pensar en tu actitud hacia los demás; que Diós os bendiga!” (Oscar, spagnolo, 14-6-02). “I try and take each day as it comes, slowly, with an awareness i can only have when i am open; each day a different struggle and joy” (Sarah, scozzese, 13-6-02). “Più io cammino più mi avvicino a ciò di cui ho veramente bisogno: vivere semplicemente” (Franco, italiano, 20-6-02). Ritorno al testo

14 Che il pellegrino decida, mesi o anni dopo aver terminato il pellegrinaggio, di rifarlo: ciò avviene, in misura molto maggiore di quanto uno s'aspetti. Ritorno al testo

15 In molti di essi sono presenti bacheche dove poter lasciare messaggi. L'Ufficio del Pellegrino di Santiago de Compostela possiede una di queste bacheche, probabilmente la più utilizzata. Ritorno al testo

16 Tra virgolette in quanto, si tratta di informazioni in senso lato, ossia comprendenti sensazioni, stati d'animo, slanci affettivi, ecc. Ritorno al testo

17 Si può perdere a causa del vento o delle intemperie (se all'aria aperta), occultamento da parte di altri messaggi, rimozione; oppure, il pellegrino-destinatario non passa da quel particolare luogo, o non scorge il messaggio. Ritorno al testo

18 Estremi: R1/V1=minor grado di sfumature verso il reale/virtuale; R5/V5=massimo grado di sfumature verso il reale/virtuale. Ritorno al testo

19 Vedi cap. 1.2.1 Ritorno al testo

20 CV=Comunità Virtuale giacobea; R=Realtà, nella quale ci riferiamo al Camino de Santiago come comunità reale). Ritorno al testo

 

 

Prosegue con: Resoconto delle interviste ai pellegrini giacobei.


Marco Lazzari, Daniele Biella, Convergenze tra realtà e comunità virtuale nel pellegrinaggio a Santiago de Compostela, http://www.unibg.it/lazzari/santiago_de_compostela/daniele_biella/cap4_3.htm

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Via Salvecchio, 19 - 24129 Bergamo - Numero Verde: 800 014959 - numverde@unibg.it